Home Arte Arthemisia annuncia il calendario autunnale delle sue mostre

Arthemisia annuncia il calendario autunnale delle sue mostre

Chagall, Warhol&Friends, Pollok, Escher, Van Dyck sono tra gli autori che Arthemisia ha scelto per organizzare alcune grandi mostre che saranno le protagoniste dell’autunno 2018/2019.

“Colore e magia”, è la mostra intitolata a Chagall che si aprirà ad Asti dal 27 settembre 2018 al 3 febbraio 2019 nello scenario di Palazzo Mazzetti: un percorso che indaga aspetti inediti della vita e della poetica di Chagall – attraverso una selezione di opere uniche presentate di rado al pubblico perché provenienti da importanti e inaccessibili tesori privati – la mostra giunge ad Asti dopo la tappa coreana al M Contemporary Museum di Seoul dove sta ottenendo un grandissimo successo di pubblico. 150 le opere esposte lungo un percorso espositivo diviso in 7 sezioni  è la consistenza della mostra curata da Dolores Durán Úcar,

“New York negli anni ‘80” è invece l’oggetto della mostra dedicata a Warhol&Friends che Arthemisia,con il patrocinio della Regione Emilia-.Romagna e del Comune di Bologna aprirà a Palazzo Albergati, Bologna il 29 settembre 2018 e che terrà banco fino al 24 febbraio 2019 con le sue circa150 opere che raccontano Wharol, la sua vita e la sua produzione.

Ma non solo: la mostra espone anche storie di eccessi, trasgressione e mondanità con i protagonisti del vivacissimo clima artistico di una sempre nuova New York come  Jean-Michel Basquiat (quest’anno è il trentennale della sua morte), Francesco Clemente, Keith Haring, Julian Schnabel e Jeff Koons. Di Andy Wharol saranno inoltre esposte 38 polaroid.

Andy Wharol, la vera essenza, sarà in mostra anche al Vittoriano di Roma, Ala Brasini, dal 3 ottobre con, un’esposizione interamente dedicata al suo mito realizzata in occasione del novantesimo anniversario della nascita.

La mostra parte dalle origini artistiche della Pop Art: nel 1962 quando il genio di Pittsburgh inizia ad usare la serigrafia e crea la serie Campbell’s Soup, minestre in scatola alla quale faranno seguito le serie su Elvis, su Marilyn,sulla Coca-Cola.

Oltre 170 le opere esposte che vogliono riassumere l’incredibile vita di un personaggio che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, tracciando un percorso nuovo e originale che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente.

Il complesso del Vittoriano ospiterà inoltre, dal 10 ottobre 2018 , la mostra “Pollok e la Scuola di New York “ nella quale verranno evidenziate l’anticonformismo, l’introspezione psicologica e la sperimentazione condotte da Pollock e dai più grandi rappresentanti della Scuola di New York.

La mostra accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New York consentendo a Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York di invadere Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che li decretò eterni e indimenticabili.

50 capolavori tra anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione costituiscono le linee guida che accompagnano lo spettatore nel percorso della mostra e che potranno anche visionare il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.

Grande retrospettiva su Erich Escher al Palazzo delle Arti di Napoli: dal 1 novembre 2018 al 22 aprile 2019 al PAN si terrà una importante retrospettiva del “ genio visionario “ Maurits Cornelis Escher,incisore e grafico olandese il cui nome è indissolubilmente legato alle sue incisioni su legno: litografie e mezzetinte che tendono a presentare costruzioni impossibili.

200 le opere esposte che rappresentano l’influenza dell’artista sulle generazioni successive, dai dischi ai fumetti, dalla pubblicità al cinema.

La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Foundation e curata da Mark Veldhuysen e Federico Giudiceandrea.

Infine, dal 16 novembre 2018 al 3 marzo 2019, nelle Sale Palatine della Galleria Sabauda ai Musei Reali di Torino, aprirà al pubblico la mostra dedicata ad Antoon van Dyck, il miglior allievo di Rubens, che rivoluzionò l’arte del ritratto del XVII secolo. Pittore ufficiale delle più grandi corti d’Europa ritraendo principi, regine, sir e nobildonne delle più prestigiose famiglie dell’epoca.

Attraverso un percorso espositivo che si dispiega in quattro sezioni e oltre 50 opere la mostra evidenzia l’esclusivo rapporto che Van Dyck ebbe con le corti più autorevoli – italiane ed europee – per le quali dipinse innumerevoli ritratti, capolavori unici per elaborazione formale, qualità cromatica, eleganza e dovizia nella riproduzione dei particolari.

La mostra è organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Musei Reali di Torino e Gruppo Arthemisia, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino.

La cura dell’esposizione è affidata ad Annamaria Bava e Maria Grazia Bernardini e ad un prestigioso comitato scientifico, composto da alcuni tra i più noti studiosi di Van Dyck quali Susan J. Barnes, Piero Boccardo e Christopher Brown.