Due ettari di roseto immersi in boschi incontaminati che favoriscono la coltura delle rose ed un effluvio profumi coronato da colori stupendi: rose provenienti da tutto il mondo divise in centotrenta settori tematici a formare un’ala d’angelo con settemila rosai organizzati in cinquemila varietà di rose: è il “ Roseto Vacunae Rose “ ubicato in una magnifica conca dedicata alla Dea Vacuna, dea silenziosa, incorruttibile e soltanto intellegibile in quel di Roccantica, a pochi chilometri da Roma.
In quest’angolo di paradiso, la Tenuta ” La Tacita “, la generosa ed appassionata Signora Anna Chiara Cimatti Mece gestisce anche una bellissima ed attrezzata Club House ubicata all’interno della tenuta ed ospita ogni anno a primavera, un grande concorso a carattere internazionale che quest’anno ha visto in gara sette categorie di rose segnalate dall’Associazione Amici della Rosa Vacuna Rosae e che ben undici giurie di esperti hanno attentamente esaminato e valutato nel corso di una stupenda mattinata di maggio.
Al termine delle operazioni svoltesi in un’atmosfera gradevolmente bucolica ma estremamente interessante tanto per i confronti tra i vari componenti che per la loro competenza, ( segnaliamo tra gli altri la presenza di grandi esperti a livello internazionale del calibro di Amanda Thursfild, di Ferdinando Pierandrei, di Emanuele Dotti ) durate una intera mattinata le giurie, presiedute da Helga Brichet, hanno stilato la classifica dei premiati:
- Premio per la Miglior Fragranza, dedicato al prof. Gianfranco Fineschi a Groskerzogin Louise-Kordes
- Premio per la Migliore rosa tappezzante a Marod – Kordes
- Premio per la Miglior rosa del tipo Floribunda a Lublin – Poulsen
- Premio per il Miglior ibrido di Tea a Chateau de Cheverny-Delbard
- Premio per la Migliore rosa di qulità arbustiva a R.T.10696 Tantau ( Eirene Dea della pace )
- Premio per la Migliore rosa di qualità sarmentosa a TO557 – Meilland
- Premio Best o f the Best, che sancisce la migliore rosa ibridata dell’anno, a Chateau de Cheverny-DelbardGradito ristoro alle fatiche dei tanti componenti delle giurie che hanno svolto il loro pregevole lavoro circondati da un’atmosfera idilliaca, estremamente “ profumata “ e piena di colori.
- Nel corso di una colazione che ha accompagnato la cerimonia di premiazione ben nove fontane comandate da ventotto pompe celebravano all’esterno, con giochi di luce e di colori, le allegorie e le simbologie che le varie qualità di rose esposte sono state in grado di identificare e di ispirare: il tutto immerso all’interno di un circuito di alberi sacri congegnali alla rosa quali tamerici, melograni, mandorli che con la loro possente presenza invitano il visitatore e lo conducono all’interno di un giardino di pietra ispirato all’estremo oriente in un viaggio attraverso la bellezza e la perfezione della rosa.
