51 anni di età, ma soprattutto 30 di carriera. L’attore spagnolo di San Gérman Benicio Del Toro, non poteva festeggiare meglio l’importante anniversario, guadagnandosi la leadership nella giuria Un Certain Regard, la sezione ufficiale del Festival di Cannes che dal 1998 assegna la palma d’oro al miglior film. Benicio Del Toro non è un nome ignoto: nell’ormai lontano 2010, il suo voto insieme a quello dell’amico Tim Burton, contribuirono alla vittoria del tailandese Uncle Bonmee, the man who can recall his past lives, diretto da Apichaptong Weerasethakul.
Attore brillante, appassionato e grande intenditore della storia del cinema, Benicio iniziò la sua attività nel 1988, grazie alla fortunata commedia di Rainald Kleiser, La mia vita picchiatella. Da allora, tanti grandi successi hanno segnato una lunga e promettente carriera, tra questi ricordiamo il personaggio di Dario in Vendetta privata, 16° lungometraggio della fortunata saga di 007 nel 1989 e il ruolo di Che Guevara in Che guerriglia e Che l’argentino. I due film, entrambi realizzati e portati al successo nel 2008, gli varranno il premio come migliore attore protagonista al Festival di Cannes. Il riconoscimento più importante però resta il personaggio di Javier Rodriguez in Traffic di Steven Soderbergh che gli permise di guadagnarsi un Golden Globe, un Orso d’Oro a Berlino, nonché un premio Oscar come migliore attore non protagonista nell’edizione del 2001.
Quest’anno Benicio Del Toro è al suo secondo impegno nella sezione ufficiale di Cannes. A lui il compito di analizzare e presentare una ventina di opere, giudicandole per temi ed estetica, esattamente come ha già fatto lo scorso anno una bravissima Uma Thurman.
Eugenio Bonardi
