Home Cinema Carlo Verdone protagonista dell’incontro per gli 80anni del CSC

Carlo Verdone protagonista dell’incontro per gli 80anni del CSC

Carlo Verdone Borotalco. Ph. Sabina Filice
Carlo Verdone. Ph. Sabina Filice
Carlo Verdone. Ph. Sabina Filice

Carlo Verdone (ex allievo del CSC), sarà il protagonista dell’incontro per gli “80 anni del Centro Sperimentale di Cinematografia (e non sentirli)”, lunedì 10 ottobre, alla Casa del Cinema, insieme al presidente del CSC Stefano Rulli e alla preside Caterina d’Amico, inaugureranno la mostra fotografica che accompagna questo lungo viaggio attraverso la storia della Scuola e del cinema italiano.
L’iniziativa, iniziata il 19 settembre scorso, si concluderà lunedì 28 novembre. Un lungo percorso diviso in decenni dove ogni appuntamento è accompagnato dall’incontro con gli ex allievi che raccontano il loro Centro Sperimentale di Cinematografia, ricostruendo tasselli di quel mosaico che è la storia del nostro cinema attraverso anche le immagini che loro stessi hanno realizzato negli anni della Scuola.
Questa mostra costituita da circa 250 fotografie propone i primi frammenti di un ipotetico album fotografico degli allievi della sede romana di via Tuscolana, ritratti – quando possibile – all’interno delle mura del CSC o comunque quando sono stati allievi. A fianco del nome con il quale si sono iscritti (non di rado diverso dal nome d’arte con il quale sono diventati noti al pubblico) è specificato il corso che hanno frequentato e l’anno in cui hanno iniziato gli studi, che non sempre si sono conclusi con il conseguimento del diploma. La scelta degli allievi è totalmente arbitraria e non pretende di essere rappresentativa della miriade di professionisti usciti dalla scuola: vuole soltanto rievocare attraverso i loro volti più o meno famosi le aspettative le energie e i primi passi di cui il Centro Sperimentale è stato testimone.
UN PO’ DI STORIA DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA
Il Centro Sperimentale di Cinematografia è stato fondato il 13 aprile 1935 con un decreto della Direzione Generale per la Cinematografia, come centro di formazione per i mestieri del cinema. L’unica scuola di cinema già esistente all’epoca era il VGIK, l’Università del Cinema attiva a Mosca fin dal 1 settembre 1919. I primi corsi iniziarono il 18 novembre 1935 in alcune aule di una scuola media sita in via Foligno 40: gli allievi, una cinquantina, erano distribuiti nei corsi biennali di Fonica, Ottica, Produzione, Recitazione, Regia, Scenografia. L’anno successivo fu introdotto il corso di Costume. Intanto era stata affidata agli architetti Antonio Valente e Pietro Aschieri la progettazione di un poderoso edificio dedicato, che fu inaugurato il 16 gennaio 1940.
Da allora nella sede storica romana si sono avvicendati più di quattromila allievi, provenienti da tutti i paesi del mondo. Infatti solo nel secondo dopoguerra hanno cominciato a sorgere in Europa scuole nazionali di formazione ai mestieri del cinema; mentre nella maggior parte degli altri paesi analoghe scuole hanno visto la luce solo a partire dagli anni ’80. Questa carenza, unita alla rinomanza internazionale del cinema italiano, ha fatto sì che per molti decenni la scuola del Centro Sperimentale sia stata il luogo di formazione preferito anche da giovani cineasti europei, latino americani, africani, arabi, slavi, orientali.
Investito dalla contestazione studentesca degli anni ’60, il Centro Sperimentale cercò di promuovere una ricerca interdisciplinare sui nuovi mezzi di comunicazione di massa, sopprimendo il corso di Recitazione e facendo convergere tutti i corsi in un unico percorso formativo. Negli anni ’80 sono stati ripristinati i corsi professionalizzanti, e ai corsi storici si sono affiancati quelli di Animazione, Montaggio, Sceneggiatura, Cinema Documentario.

La Mostra, curata da Caterina D’Amico, è stata realizzata con l’indispensabile collaborazione di: Alessandro Andreini, Monica Bernardi, Lorena Canulli, Marina Cipriani, Adriano De Santis, Enrico Di Addario, Cristina Di Nunzio, Gian Paolo Falso, Fiammetta Lionti, Ennio Lucciola, Luca Pallanch.