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“ A casa tutti bene “, un elenco di guai familiari in chiave quasi comica

Carlo, Paolo e Sara sono i tre figli di una coppia che riunisce tutti i componenti di una famiglia che, dopo cinquant’anni di matrimonio, vuole festeggiare alla grande le nozze d’oro dei genitori tra , zii, cognati, ecc.

E’ proprio quell’eccetera che costituisce il soggetto sotteso di un film che se fosse uscito in periodo natalizio avremmo potuto classificarlo tra i tanti cinepanettoni ai quali la cinematografia nostrana ci ha da anni abituato, vuoi per la eccessiva varietà delle situazioni che la grande famiglia si trova ad affrontare che per la pressoché banale storia che nel complesso ne deriva.

E’ una bella giornata, limpida e serena, quando tutti i componenti, riuniti tra tante difficoltà e qualche ritrosia, riescono ad accomodarsi intorno ad una allegra tavolata nella favolosa villa ischitana dei nonni (Pietro ed Alba, rispettivamente Ivano Marescotti e Stefania Sandrelli ): qualche rapporto incrinato, qualche gelosia, qualche amore ancora non sopito tra coniugi e nipoti che suscita attriti tra moglie e marito, comunque una allegra tavolata; fino a quando, al momento di tornare a casa terminata la festa, i traghetti non possono ripartire da Ischia causa maltempo.

Gli intrecci si accumulano tra loro proprio quando si tratta di restare “ prigionieri “ sull’isola: tante cose succedono, qualche amore matura, alcuni fatti personali emergono per cercare di essere risolti tra familiari, ma una serie di fatti e di avvenimenti tragicomici che coinvolgono tutti i componenti della non più allegra brigata portano a galla tradimenti, doppi figli, bugie tra coniugi in un susseguirsi di avvenimenti che malgrado siano veramente ben descritti ed illustrati con una fotografia di notevole statura, non riescono a suscitare nella platea quel pathos che forse il regista cercava di infondere.

L’ipocrisia umana è certamente alla base di questa pellicola che Gabriele Muccino ha girato in Italia dopo il suo ritorno dall’America e che il regista riesce in maniera un tantino affaticata a rappresentare, in special modo facendo leva sull’imprevisto della mancata partenza del traghetto e basandosi sulla società attuale che vede un crescente e profondo smarrimento tanto di valori che di forme: nessuno più tende ad aiutare l’altro, la felicità è un argomento dimenticato ed inutilmente ricercato, la famiglia è disaggregata, i figli ne soffrono ma poi si abituano……….

Ad onor del vero bisogna dire che i tanti personaggi che popolano questa pellicola sono stati tutti ben scelti ed interpretati da un nugolo di attori veramente appropriati ma in particolar modo si evidenzia la figura apparentemente bonaria ma astiosa del nonno Pietro ( un ottimo Ivano Marescotti ) e quella profondamente umana del bistrattato Riccardo ( Gianmarco Tognazzi, favoloso e profondamente umano, una vera sorpresa ) insieme alla sua compagna Luana ( Giulia Michelini ).

Nella norma le interpretazioni di Stefania Sandrelli nella parte della nonna e gradita quella di Sandra Milo, la scombinata zia Maria; di rilievo la prestazione della brava ed intensa Elena Cucci nella parte della indecisa ma non troppo Isabella e da grande interprete quella della bella ma martoriata Beatrice ( Claudia Gerini ) moglie di un nella norma Massimo Ghini nella parte di zio Sandro, il malato di Alzheimer.

Ci è anche piaciuta Sara ( Sabrina Impacciatore ) come pure è apprezzabile Pierfrancesco Favino nei panni di Carlo, marito ossessionato di Ginevra ( alla quale da il volto Carolina Crescentini ); discorso a parte perché in grado di definire la morale del film va fatto per le coppie formate da Sara e da Diego ( Gianpaolo Morelli ) e da Riccardo e Luana ( Gianmarco Tognazzi e Giulia Michelini ), due coppie che con il loro apparentemente felice tran tran quotidiano ( la prima ) ed una rilevante miseria economica la seconda riescono a dimostrare, unitamente alla coppia Ghini-Gerini, quanto il vero amore sia quello che nasce, vive e prolifera nel disagio e non nella ricchezza economica che è e resta soltanto fine a se stessa.

105 minuti di proiezione per questa pellicola prodotta da Lotus Production che uscirà in sala il 14 febbraio prossimo distribuita da 01 Distibution.