Home Cinema Anteprime Film I GIOVANI MARX E ENGELS, RACCONTATI AL CINEMA DA RAOUL PECK

I GIOVANI MARX E ENGELS, RACCONTATI AL CINEMA DA RAOUL PECK

I giovani Marx ed Engels

I Giovani Marx ed Engels, raccontati al cinema da Raoul Peck. Dall’inizio del 2018 ad oggi, abbiamo già celebrato alcuni anniversari molto importanti, come la pubblicazione della Costituzione Italiana (1948) ed il sequestro Moro (1978). Ora, ci ricorderemo anche che il 5 maggio 1818, nasceva una mente della filosofia, dell’economia e della politica: Karl Marx. Nell’anno del bicentenario, Raoul Peck ci presenta il suo ultimo film: Il giovane Marx. Tra i tanti volti che hanno segnato la sua esistenza, non poteva mancare quello del fedele e sincero amico, Friedrich Engels. La trasformazione di questo personaggio, che decide coraggiosamente di interrompere il legame con la sua famiglia e rinunciare all’eredità di un padre ricco, risulta essere nella fase iniziale, più interessante rispetto al diretto protagonista. I due, seppur di estrazione sociale diversa, imparano a conoscere in quali condizioni vivono gli operai impegnati in fabbrica e nell’industria, ridotti a turni di lavoro massacranti e sottopagati. I tentativi di protesta sono puniti con il licenziamento, il ricorso alla violenza e la reclusione. In questo scenario, le strade delle principali città europee, iniziano a riempirsi, attirando l’interesse di tante persone, primo tra tutti Karl Marx, che da giovane, aspira a fare il giornalista. I suoi articoli, molto polemici nei confronti dei padroni lo costringono all’esilio e al trasferimento a Parigi insieme a sua moglie Jenny. Dall’amicizia con Engels, inizia il metaforico percorso, che porterà alla pubblicazione del Manifesto comunista. Ancora oggi, l’opera ci ricorda che l’essenza dell’uomo si manifesta nella differenza tra borghesia e proletariato. Attraverso una rivoluzione portata avanti dal popolo, l’obiettivo è abbattere l’economia capitalistica per cancellare i concetti di classe sociale e la proprietà privata.
Non una facile sfida, portare due personaggi come Marx ed Engels sul grande schermo. Nelle numerose dichiarazioni rilasciate da Peck, il regista ha più volte confessato di averci pensato molto prima di decidere come rappresentarli. Più che una semplice biografia, Il giovane Marx è soprattutto un valido documento di cronaca e riporta l’attenzione sui problemi con cui bisognava fare i conti nel diciannovesimo secolo. Lasciando da parte i cambiamenti della società, il progresso e le nuove idee, il film non è assolutamente anacronistico. Al centro dell’attenzione c’è sempre lo scontro tra capitalismo e classe operaia, un “uomo medio” stanco di lavorare per vivere e affrontare i suoi problemi, spesso messi soltanto tra le “varie ed eventuali” nella politica di destra e sinistra. E questa considerazione, ci basta per capire la scelta di raccontare soltanto parzialmente la vita dei protagonisti, quella caratterizzata dalle intuizioni e dalla scrittura, astenendosi dalle considerazioni sugli effetti delle idee marxiste. E al termine del racconto, le immagini reali, in bianco e nero e a colori, accompagnate dal brano Like a rolling stone di Bob Dylan, ci descrivono in pochi minuti il “dopo”, spostando l’attenzione su tutti coloro che hanno permesso a una grande idea di influenzare il pensiero dell’uomo del ‘900, nel bene e nel male. Inutile fare troppi giri di parole. Ci basta dire che la chiave di questo film, in sala dal prossimo 5 aprile, è tutta qui.

Eugenio Bonardi