visibile in alcune sale selezionate ancora per oggi. Realizzato dallo “scienziato matto del documentario” Brett Morgen, il film è stato fortemente voluto da Courtney Love e Frances Bean Cobain, rispettivamente vedova e figlia di Kurt, che nel corso degli ultimi otto anni hanno raccolto e ordinato tutto il materiale utilizzato, fatto di fotografie e filmati di famiglia inediti. Il risultato è un ritratto intimo, totale e travolgente della star del Grunge, morto suicida nel 1997 a soli 27 anni.
Brett Morgen, come è nel suo stile distintivo, ha manipolato il ricco materiale a sua disposizione tirandone fuori delle alchimie visionarie intrise di un “pathos” normalmente estraneo al genere documentaristico. Francis Bean Cobain lo ha prodotto insieme alla Hbo Documentary Films, la Universal lo ha invece distribuito.
Vengono alla luce anche pezzi inediti, come quel Montage of heck che dà il titolo alla pellicola, registrati solo con la chitarra e un filo di voce. Il ritratto complessivo ci restituisce un Cobain fragile e talentuoso, che con la sua musica ha segnato lo sgretolamento della cultura borghese americana degli anni ottanta alle porte della crisi, un documento imperdibile per chi ha vissuto in prima persona, come fan dei Nirvana ma non solo, il difficile passaggio epocale avvenuto in quegli anni.
