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#PalermoChiamaItalia, Falcone e Borsellino, si pronunciano insieme, Maria Falcone: Giovanni ha difeso la democrazia

FalconeeBorsellino: Monca Magioni, Antonio Campo Dall'Orto, Valeria Fedeli, Maria Falcone
FalconeeBorsellino: Monca Magioni, Antonio Campo Dall’Orto, Valeria Fedeli, Maria Falcone

#PalermoChiamaItalia, Falcone e Borsellino, si pronunciano insieme. Sembra ieri, eppure sono trascorsi venticinque anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, sono impresse nella memoria le immagini di devastazione. Non è stata una vittoria della mafia, anzi, è stato per la Sicilia e per l’Italia il segnale che qualcosa stava cambiando. Falcone e Borsellino sono diventati gli Eroi, il simbolo di un’Italia che vuole cambiare. Le reazioni, ieri come oggi, sono quelle che impongono un rinnovo dell’impegno nella lotta alla mafia e per farlo occorre ricordare e tramandare ai giovani il messaggio di Falcone e Borsellino. La Rai insieme a Maria Falcone, sorella di Giovanni, hanno presentato alla stampa la programmazione di tutte le reti Rai che il 23 maggio ripercorreranno quel tagico giorno con ricostruzioni, collegamenti e film. L’atmosfera  è tutt’altro che triste, c’è un’atmosfera di grande fiducia affnchè il sacrificio di Falcone e Borsellino, della scorta e di tutti quelli che hanno perso la vita per mano della mafia, non sia stato vano. Un impegno che Maria Falcone porta avanti nelle scuole da venticinque anni e che, oggi con il Ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli, si rafforza e si rinnova, con la massima diffusione messa in campo dalla Rai, televisione di Stato: “Giovanni ebbe un grande amore che non era la Sicilia, ma l’Italia!

Maria Falcone, #PalermoChiamaItalia

Giovanni è stato il difensore della Democrazia in Italia. Le ultime parole che mi disse furono: “Dobbiamo fare presto, è a rischio la democrazia del nostro Paese”, Maria Falcone ha raccontato quali furono le intenzioni del fratello Giovanni e continua: Con il suo sacrificio ha portato al massimo la possibilità di vittoria dello Stato contro la mafia. La reazione della società civile. Se oggi siamo a questo punto delle indagini lo dobbiamo all’impegno di tutta la società…ma senza la televisione molte cose andrebbero dimenticate. Grazie alla Rai”. 

Subito dopo le stragi di Mafia ci fu la rivoluzione di Mani Pulite, c’è un collegamento?

“Mentre le tangenti siciliane erano macchiate di sangue, le tangenti milanesi on lo erano. La situazione siciliana era ancora più tragica. Quello che mi ha deluso è stata la fine di Mani Pulite…”

C’era un legame tra le attività? Giovani Falcone era a conoscenza di qualcosa?

“Giovanni diceva sempre che la mafia non è solo la criminalità che uccide, ma è quella che riesce a infiltrarsi in tutte le attività corrompendo magistrati, politici, forze dell’ordine…”

Quello che Falcone e tutti coloro che si occupano di lotta alla mafia hanno come comune denominatore è la lotta alla mentalità mafiosa. La mentalità mafiosa quella che sostiene la prevaricazione, l’aggirare le regole, usare violenza (che non è solo violenza fisica) che si verifica ogni qual volta si tenta di sopraffare l’altro.

E’ proprio nel segno della memoria e del tramandare il messaggio degli Eroi di mafia che la Rai ha messo in campo, su tutte le sue reti, una programmazione fitta di appuntamenti e dirette da Palermo che culmineranno nel programma serale di Rai Uno, #PalermoChiamaItalia, condotto da Fabio Fazio, Pif e Roberto Saviano.