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“Quo Vado?”…comunque vada, va alla grande Checco Zalone

Checco Zalone
Checco Zalone
Checco Zalone

“QUO VADO?”…comunque vada, va alla grande! E’ questo l’unico commento possibile ad un fenomeno che supera ogni possibile aspettativa. Checco Zalone riesce ad arrivare alla gente come forse nessun altro, con la sua inconfondibile ironia riesce ad accaparrarsi la simpatia della gente, mentre, come lui stesso ha dichiarato in  un’intervista a Massimo Giletti all’Arena, i critici lo snobbano. Eppure un fenomeno di tale portata, che si ripete ad ogni sua opera ha un qualcosa che dovrebbe far riflettere. Torna alla mente il fenomeno “Fantozzi”, Paolo Villaggio ha raccontato l’italiano medio, esasperando difetti e pregi, ma rendendo un quadro amaro della realtà italiana ancora attualissima dopo quaranta anni. Ecco, oggi Checco Zalone ripropone il suo “italiano medio”, quello in cui molti, anzi moltissimi, si rivedono e si immedesimano ridendo dei propri difetti.

Il fenomeno Zalone, dicevamo, non si arresta e fa registrare incassi per 22 milioni nel primo weekend di programmazione, con oltre 3 milioni di presenze.  “QUO VADO?”, prodotto da Pietro Valsecchi per TAODUE FILM, distribuito da MEDUSA (in oltre 1.200 schermi) e diretto da Gennaro Nunziante,
straccia dunque tutti i record al boxoffice totalizzando per esettezza € 22.248.121 con 3.060.698 di presenze.
Lo stesso risultato ottenuto da “Star Wars Il risveglio della Forza” in diciotto giorni di programmazione (22.347.677).

Pietro Valsechi ha espresso la grande soddisfazione per lo straordinario risultato dichiarando: “Il 2016 inizia nel segno della CHECCOMANIA. Checco è tutti noi con i nostri pregi e i nostri difetti. E infatti in questi tre giorni Zalone ha conquistato l’Italia, dal Presidente del Consiglio al Ministro della Cultura, da Adriano Celentano che oggi scrive in prima pagina sul Corriere della Sera fino a tutti gli altri spettatori in coda nei cinema per vedere Quo vado?. Ora dobbiamo tutti ripartire da questo successo, noi compresi, per trovare nuove idee, nuovi talenti e un modo diverso di raccontare l’Italia. Il risultato di Quo vado? ci dice che possiamo superare il cinema hollywoodiano e che, come succede da anni in Francia, possiamo trovare una strada originale e di successo per il nostro cinema, senza complessi di inferiorità. Ringrazio Piersilvio Berlusconi e il gruppo Mediaset per avermi appoggiato nella sfida di portare al cinema Checco Zalone fin dal primo film, dandomi la massima libertà e il massimo supporto.
Quo vado? Non è un film “buonista”, è un film su uomo che trova la felicità – e la trova nel momento in cui lascia il posto fisso. Viva l’Italia!”