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Il servizio (video) delle Iene sulle pensioni dei parlamentari: 500000 euro per 7 giorni di lavoro!

Filippo Roma Le Iene Pensioni

Il servizio (video) delle Iene sulle pensioni dei parlamentari: 500000 euro per 7 giorni di lavoro! La Iena raggiunge l’ex onorevole Angelo Pezzana, che è stato parlamentare per poco più di una settimana. Per pochi giorni di lavoro avrebbe ottenuto una pensione di 2.262 mila euro netti al mese; fino ad oggi avrebbe incassato, quindi, un totale di più di mezzo milione di euro. L’uomo non vuole rilasciare dichiarazioni in merito e “invita” l’inviato ad andarsene.

In seguito, Filippo Roma raggiunge l’ex onorevole Piero Craveri.
Iena: Professor Craveri, è un immenso piacere conoscere il recordman assoluto dei baby pensionati al Parlamento. Lei è un fenomeno… Non si è presentato neanche una volta al Senato e guadagna un bel vitalizio da 2.381 euro al mese… Beato lei, complimenti.
Craveri: Lo sa che non è il primo che me lo dice?
Iena: È costato fino adesso alla collettività più di 500 mila euro. Per non aver mai lavorato, niente male…
Craveri: Ho lavorato, ho lavorato.
Iena: No, lei al Senato non c’è mai stato, giusto?
Craveri: Al Senato… Sono stato in biblioteca.
Iena: Quando gli arriva quel bel bonifico, non arrossisce un po’?
Craveri: No, a me è stato applicato il regolamento del Senato.
Iena: Possiamo dire che questo regolamento è un privilegio?
Craveri: È un privilegio, non c’è dubbio.
Iena: Non ha mai pensato di rinunciare a questa pensioncina?
Craveri: No.
Iena: Se la tiene stretta stretta?
Craveri: Ce l’ho e me la tengo, sì… C’è un mendicante che mi chiede sempre un euro e io li ho dimenticati a casa.
Iena: Ma come, con tutto il vitalizio che prende ha dimenticato i soldi a casa?
Craveri: A lei non capita mai? Senta, le chiedo una cosa davvero indiscreta, ho visto il mio mendicante, mi dà un euro?
Iena: Le devo dare pure un euro. Intasca il vitalizio da 20 anni a carico nostro e le devo dare pure un euro. Ne ho due…
Craveri: E diamogliene due. Lo facciamo felice. (ndr, Craveri dà i due euro al mendicante).

I vitalizi dei politici non potranno essere aboliti fino a quando non sarà approvata l’unica proposta di legge in campo: il ddl Richetti. Il testo di legge in questione propone di ricalcolare le pensioni dei politici con il metodo contributivo, ovvero di far sì che la pensione di ciascun politico dipenda dai contributi versati, come succede a tutti gli italiani. Il ddl, però, non è mai stato calendarizzato negli ultimi due anni tra i lavori del Parlamento.

Oltre un mese fa, la Iena Filippo Roma era riuscito a far siglare a Movimento 5 Stelle e Partito Democratico il “Patto delle Iene”, ottenendo da parte loro un “sì” al suddetto ddl.
A un mese di distanza dalla sigla del Patto, la Iena, in nuovo servizio, aveva raggiunto Ettore Rosato – capogruppo PD alla Camera – per capire quando la proposta di legge fosse stata messa in calendario. In un primo momento Rosato aveva affermato: “Il 23 maggio. Controllate è facile, basta guardare sul sito della Camera”; raggiunto – in un secondo momento – in treno dall’inviato, aveva invece dichiarato che la proposta di legge sarebbe stata “abbinata nella discussione” a una proposta dei Cinque Stelle sulle indennità.
Su questa seconda affermazione, però, l’esponente del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio aveva smentito Rosato dicendo: “Non è né in calendario né abbinata”.

I servizi delle Iene hanno suscitato grandi polemiche e sono intervenuti in merito molti esponenti politici, tra cui anche il segretario del PD Matteo Renzi.

Ma che fine ha fatto la proposta di legge Richetti?
Nel servizio in onda ieri, quindi, l’inviato ha raggiunto proprio il primo firmatario del ddl. A seguire, alcuni stralci dell’intervista (VIDEO IN COPERTINA)

Iena: […] Non è un’offesa agli italiani non approvare questa legge, farla apparire, farla scomparire, non essere chiari? Che fine ha fatto la proposta Richetti?
Richetti: Lo stai dicendo all’unico che la legge l’ha scritta, l’unico che il vitalizio l’aveva maturato in Regione e l’ha lasciato là…
Iena: E complimenti… Nessuno l’ha mai messo in dubbio. Ma la sua proposta di legge dov’è? Non è che stiamo a fare il gioco delle tre carte?
Richetti: Sono due anni che sono il solo a proporre questa legge, non supportato da nessuno. Hanno giocato tutti al gioco delle tre carte, ma tanto i miei amici della maggioranza come quelli che tu chiami… due volte Fico, una volta Di Maio, chiama me ogni tanto. Richetti quella legge la porta in Aula.
Iena: Riappare nei radar la legge che era andata perduta…
Richetti: No, non è mai scomparsa… Andremo in Aula abbinandola alla Lombardi la settimana del 24. Domani l’abbinamento viene deliberato dalla Commissione.
Iena: Quindi lei può dirci che la famosa proposta Richetti, cioè la sua, sarà messa in calendario e finalmente discussa?
Richetti: Assolutamente sì.
Iena: Non è perché nel frattempo, dopo il nostro servizio, Renzi vi ha fatto una strigliatina e si è un po’ arrabbiato?
Richetti: Io a differenza sua non ho paura a dire cosa manca. Manca il coraggio della maggioranza che può esserci se altri si uniscono e dopo due anni i suoi amici si uniscono, ben vengano.
La proposta di legge Richetti è, dunque, in calendario il 31 maggio. Verrà approvata?