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Spoleto Arte 2014: La cultura della memoria per guardare al futuro

DALI' SGARBI 2014-06-24 026Spoleto al centro della cultura, grazie all’iniziativa privata di Salvo Nugnes con la seconda edizione di “Spoleto Arte” curata dal professor Vittorio Sgarbi, proponendosi come alternativa, in modo anche vagamente polemico, con il Festival dei due Mondi.
Il particolare sottolinea Sgarbi: «Spoleto appare come i resti di una civiltà scomparsa. Inutile cercare di animarla artificialmente. Occorre commemorarla. Non basta certo un cartellone musicale e teatrale di amici…». Proprio in quest’ottica, Spoleto Arte 2014 vuole essere un punto di riferimento culturale attraverso i “grandi vecchi” della cultura con un programma che prevede una serie di incontri con autori longevi, che “rappresentano la memoria da tramandare ai giovani. Un tesoro di esperienza da preservare“, spiega ancora il professor Sgarbia alla conferenza stampa di presentazione svoltasi il 24 giugno presso la sede dell‘Associazione Stampa Estera.
L’appuntamento con la seconda edizione di Spoleto Arte è per venerdì 27 giugno alle ore 18,30 negli spazi espositivi dello storico Palazzo Leti-Sansi, nel cuore del centro storico di Spoleto, per l’inaugurazione della rassegna che, oltre a proporre artisti affermati nel panorama dell’arte contemporanea, come Eugenio Carmi, uno dei principali esponenti dell’astrattismo e José Dalì, figlio del più noto Maestro del surrealismo Salvador Dalì, in mostra con docici opere tra cui l’omaggio al papà. Spoleto Arte costituisce inoltre un «osservatorio» (così ama definirlo il curatore) sugli artisti emergenti, con tanti nuovi artisti.
L ‘evento più atteso è certamente la «personale» del Premio Nobel Dario Fo. Il grande attore e regista esporrà 20 tele che raccontano la sua passione per la pittura, dagli esordi, nel 1964, fino ai giorni nostri. Ma non solo. Assieme alle tele, Dario Fo porta a Spoleto immagini, disegni e video che raccontano aspetti noti e meno noti del suo lavoro teatrale, foto di scena e scenografie.
La rassegna propone, inoltre, un omaggio a Pier Paolo Pasolini, attraverso gli scatti di Roberto Villa, un Maestro della fotografia, in una retrospettiva che documenta il Pasolini regista cinematografico.
Autore di servizi fotografici per importanti riviste (“Vogue”, “Photo Magazine”, “Harper’s” “Esquire”, “Photo13”, “Epoca”, “National Geographics”) nel 1973 Roberto Villa è stato invitato da Pasolini a fotografare le riprese del film Il fiore delle Mille e una notte.