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Vacanze ai Caraibi, il Cinepanettone del 2015. Recensione

Vacanze ai Caraibi

VACANZE AI CARAIBI,

Vacanze ai Caraibi locndina
Vacanze ai Caraibi locndina

IL CINEPANETTONE DEL 2015. In mezzo ad un mare di meravigliose locations si dipana una vicenda che racconta, tra il serio ed il faceto, la storia di due squattrinatissimi personaggi: Mario Grossi Tubi ( Christian De Sica ) ed Ottavio ( Massimo Ghini ), due incommensurabili sperperatori di denaro: il primo imprenditore perennemente sull’orlo del fallimento ed il secondo, non imprenditore ma patentato sfruttatore delle altrui sostanze.
La rivalità tra i due è fulminante perché la moglie di Mario, donna di ricca e danarosa famiglia, odia Ottavio fin tanto che non viene a sapere che questi è ricchissimo e che, con le sue potenzialità, sarebbe in grado di risolvere i loro problemi economici causati dalla inettitudine del marito e, quindi, tutti i loro rapporti diventano improvvisamente squisiti.
Parallelamente, un’altra coppia, apparentemente a prova di bomba, scoppia a causa del colpo di fulmine che si abbatte su una lei piuttosto volgare ed un legnoso lui colpito dall’ebbrezza di un sesso mai saziato ed addirittura a lui poco conosciuto, mentre un altro singolare personaggio, appassionato di tecnologie e che vive soltanto di e con Internet naufraga su un’isola deserta dove espliciterà fantasticando tutte le sue manie di comunicazioni, alla moda dei giovani moderni che vivono un continuo isolamento.
Insomma, una commedia un tantino complessa ma non più di tanto, paesaggi di sogno, ville di estremo lusso, vita da super ricchi che dietro un’apparente opulenza nascondono ben altro; una commedia che, se vogliamo inventarci una morale, potremo catalogare tra quelle che rappresentano come tutto il mondo sia paese, tale e quale a come descritto in questo film della durata di 100 minuti ( forse un po’ troppi ) che un sapiente Neri Parenti ha diretto per Wildside e che sarà in sala dal prossimo 16 dicembre.
Le interpretazioni: buone quella di Christian De Sica e di Masimo Ghini, cavalli di razza, simpaticissima quella di Angela Finocchiaro nella parte della moglie depredata dal marito Mario Grossi Tubi e che, alla fine, con una singolare fulminazione, riesce a risolvere tutte le situazioni grazie alla loro poco meno che imbranata figlia studiosa, nientemeno, che di pesci palla caraibici; bella e brava Ilaria Spada che interpreta una simpatica e volgare moglie in vacanza mentre assolutamente da segnalare è quella di Dario Bandiera il tecnologico.