LA VITA E’ TUTTA UNA “QUESTIONE DI KARMA “
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“Questione di Karma” di Edoardo Falcone. Fabio De Luigi ed Elio Germano formano veramente una bella coppia, lui addormentato ma non troppo, il secondo fin troppo sveglio, al punto di imbambolare il protagonista De Luigi ( che veste i panni di Giacomo, figlio di padre suicida, ricchissimo ).
Mario, invece ( Elio Germano ), è un uomo che con il karma, con la spiritualità non ha nulla a che vedere, salvo qualche suo personale interesse per il quale “ sfrutta “ l’ingenuo Giacomo.
Un figlio che vive nel ricordo di un padre che non c’è più è qualcosa di bello, di virtuoso se non fosse che il figlio è un uomo che rifiuta di crescere pur di recuperare il rapporto con il padre che gli manca da quando aveva quattro anni e del quale è in continua, assillante ricerca fino a quando incontra un cialtrone pieno di debiti che “ reincarna “ suo padre: un’anima pura ed un opportunista che dopo aver vissuto la simpatica avventura narrata nel film che Edoardo Falcone ha strutturato assai efficacemente ponendo al centro della vicenda l’essere umano che vive in un mondo nel quale ogni giorno si alternano piccole miserie ed improvvisi squarci di bontà.
Due attori strepitosi che interpretano i due protagonisti addirittura stravolgendo le immagini alle quali ci hanno da tempo abituato con le loro simpatiche esibizioni, dando vita ad una commedia sganciata dai normali clichè e che offre spunti notevoli di riflessione nell’evidenziare il tema della reincarnazione non nella forma spirituale alla quale siamo abituati a pensare ma come bisogno di essere amati per le nostre doti e per i nostri difetti.
Lo scontro – incontro tra Giacomo e Mario determinerà in ognuno di loro una presa di coscienza attraverso un assurdo e quasi incredibile svolgersi di avvenimenti nei quali entrano prepotentemente Stefania Sandrelli ( Caterina, mamma di Giacomo ) ed una splendida Isabella Ragonese, attrice maturata, splendida donna, bravissima interprete che veste i panni della sorella dello scombinato Giacomo.
A latere del film figurano l’intramontabile Philippe Leroy ( un improbabile mistico che guiderà Giacomo verso il padre reincarnato nella persona di Mario ) ed un ineffabile Eros Pagni, secondo marito della Sandrelli divenuto capo d’industria proprio in virtù del matrimonio con Caterina.
Un film da vedere, per imparare qualche sottigliezza, qualche furbizia ma anche per prendere atto che da esperienze apparentemente negative si possono trarre argomenti utili anche per rinsavire.
Belle le scene, favolosa la villa nella quale abitano Giacomo e la famiglia, superba la furbesca interpretazione di Elio Germano che con grande naturalezza si è calato nel personaggio ambiguo del reincarnato padre di Giacomo; di Fabio De Luigi, dopo films come “ Tiramisù “ e “ Si accettano miracoli “ non si può che parlare il meglio.