Sergio Rubini a Taranto per le riprese de “Il Grande Spirito”, con Papaleo e Guaccero
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Sergio Rubini a Taranto per le riprese de “Il Grande
Spirito”, con Papaleo e Guaccero. Prendono il via , oggi 9 novembre, a Taranto le riprese del film “Il Grande Spirito”, il nuovo film di Sergio Rubini. Le riprese dureranno tre settimane, con protagonisti lo stesso Sergio Rubini insieme con Rocco Papaleo, Bianca Guaccero e Ivana Lotito.
Una commedia amara e imprevedibile sull’amicizia tra due perdenti. E’ il tema del nuovo film di Sergio Rubini “Il grande spirito” che a partire da oggi, giovedì 9 novembre per sei settimane, si gira nella città di Taranto.
Prodotto da Domenico Procacci, una produzione Fandango con Rai Cinema e il supporto logistico di Apulia Film Commission, il film ha come protagonisti lo stesso Rubini e Rocco Papaleo, con Bianca Guaccero e Ivana Lotito, la sceneggiatura è di Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini e Sergio Rubini, da un soggetto scritto dagli stessi sceneggiatori e Diego De Silva. La fotografia è di Michele D’Attanasio, le scene di Luca Gobbi e i costumi di Patrizia Chericoni.
La storia è ambientata in un quartiere della periferia di Taranto. Durante una rapina, uno dei tre complici, un cinquantenne dall’aria malmessa, Tonino detto Barboncino (Sergio Rubini) approfittando della distrazione degli altri due, ruba tutto il malloppo e scappa.
La sua corsa procede verso l’alto, di tetto in tetto fino a raggiungere la terrazza più elevata, per rifugiarsi in un vecchio lavatoio, dove trova uno strano individuo (Rocco Papaleo) dall’aspetto eccentrico: sostiene di chiamarsi Cervo Nero e di appartenere alla tribù dei Sioux.
Dal suo canto Tonino è sotto assedio: il quartiere è presidiato dai suoi inseguitori, gli angoli delle strade controllate.
In questa immobilità forzata, realizzando di essere completamente solo, a Tonino non rimane che un’unica disperata alternativa: allearsi con quello squilibrato che si comporta come un pellerossa e che, proprio perché guarda il mondo da un’altra prospettiva, potrà forse fornirgli la chiave per uscire dal vicolo cieco in cui è finito.