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Quando l’Amore diventa ossessione: le storie di Rossana D’Aniello e Monica Ravizza a “Il Terzo Indizio”

Quando l’Amore diventa ossessione: le storie di Rossana D’Aniello e Monica Ravizza a “Il Terzo Indizio”

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Le storie di Rossana D’Aniello e Monica Ravizza a “Il Terzo Indizio”

Quando l’Amore diventa ossessione: le storie di Rossana D’Aniello e Monica Ravizza a “Il Terzo Indizio” condotto da Barbara De Rossi. Nuovo appuntamento con “Il terzo indizio”: la terza puntata del programma della testata Videonews condotto da Barbara De Rossi va in onda martedì 30 gennaio, in prima serata su Retequattro. La prima storia – ricostruita tramite il linguaggio della docufiction, con interviste esclusive a parenti e amici dei protagonisti – è ambientata nel 2002 a Firenze. Rossana D’Aniello, una funzionaria di banca, viene ritrovata senza vita, uccisa da colpi di coltello inferti alla gola. Un delitto inspiegabile. La donna è sposata, ha due figlie adolescenti e una vita apparentemente serena.

A turbare le giornate della D’Aniello numerose telefonate mute, ricevute anche nel cuore della notte sia sul cellulare sia sul telefono di casa. Gli inquirenti indagano e scoprono che a chiamare è una donna, Daniela Cecchin.

Fermata, la Cecchin confessa quasi subito: ha ucciso la donna «per invidia» perché si era invaghita del marito, un ex compagno di università che nemmeno ricordava di averla conosciuta. Daniela Cecchin è stata condannata in primo grado a 30 anni di carcere, ridotti nel 2008 a venti, perché al momento di uccidere le è stato riconosciuto un «disturbo della personalità paranoide».

A seguire, il programma d’informazione a cura di Siria Magri si sposta a Milano per raccontare – sempre in docufiction – la storia di Monica Ravizza, 24enne uccisa a coltellate dal convivente, nel 2003.

L’uomo, prima di tentare il suicidio, avrebbe tentato di dar fuoco all’abitazione in cui viveva con la vittima: a trovare il corpo della giovane, infatti, sono stati i Vigili del Fuoco, avvisati dai vicini per un incendio in corso nel monolocale dei due. Sembra che la donna non volesse sposare il compagno, che per il delitto è stato condannato in primo grado a 18 anni, ridotti a 16 in appello.