Roma Baccalà: aperta la stagione 2022 con tante novità di genere enogastronomico, culturale, religioso
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E’ stata presentata a Roma, nello scenario veramente accattivante della Piazza Damiano Sauli in zona Garbatella, l’edizione 2022 della manifestazione che giunge ora alla sua terza edizione, un racconto sull’intreccio tra cultura gastronomica popolare e tradizioni, con particolare riguardo all’innumerevole lista di piatti che è possibile comporre con lo stoccafisso ed il baccalà.
Nell’occasione sono convenuti nella Piazza Sauli, un vero e proprio “ Teatro dello Scambio “, rinnovata nell’allestimento e nella funzionalità ( quest’ultima veramente perfetta ), un angolo chic dove sarà possibile pranzare e cenare con piatti della tradizione veneziana e romana, rappresentanti dalla Calabria, della Norvegia, del Portogallo e del Mipaaf, che sotto l’attenta, simpaticissima conduzione di Francesca Rocchi, la direttrice artistica della imponente manifestazione, hanno dato vita ad un interessante dibattito sull’argomento introdotto dal Presidente dell’VII Municipio di Roma Capitale Amedeo Ciaccheri nel corso del quale sono intervenuti il Dott. Martin Andestad in rappresentanza dell’Ambasciata di Norvegia, Gianluca Gallo per la Regione Calabria, Mario Ciarla in qualità di Presidente dell’Arsial, Fabio Massimo Pallottini direttore del Centro Agroalimentare di Roma e, in rappresentanza di Eataly Roma, Melissa Pintucci.
Nella affollata piazza antistante la Scuola elementare intitolata a Cesare Battisti sono stati allestiti ben diciotto stands con altrettante preparazioni di stocco e baccalà provenienti da vari borghi italiani e dalla Capitale che è tradizionalmente grande consumatrice del pesce proveniente dalla Norvegia e che in Calabria, a Mammola e Cittanova ( famosi per la lavorazione preparazione dello stoccafisso ), trova il suo massimo centro di importazione dal Mar di Norvegia provvedendo anche alla sua conservazione tramite un processo di salagione e stagionamento.
Un accenno di carattere tecnico: come da apposito decreto ministeriale] il termine baccalà si riferisce unicamente al merluzzo nordico grigio (Gadus macrocephalus) e non va confuso con lo stoccafisso ovvero merluzzo nordico bianco (Gadus morhua) preparato per la conservazione tramite essiccazione, senza l’uso del sale; in Veneto, tuttavia, e nell’area della dominazione veneziana lo stoccafisso assume il nome di bacalà, tanto che il baccalà alla vicentina è in effetti preparato con lo stoccafisso.
In tutto il resto del mondo, invece, con il termine baccalà o similari, s’intende semplicemente il pesce a carne bianca (generalmente di tipo merluzzo) prodotto con il metodo della salagione. Il baccalà è infatti internazionalmente conosciuto con il termine pesce salato.
Tante le preparazioni disponibili per il pubblico: da un coking show a cura di Antonella Torcasio alla preparazione del prelibatissimo “ Fatto in mezz’ora “ ( baccalà bianco con spinaci ) cotto in un tecnologico forno Tecninox, al matrimonio tra stoccafisso e cipolla di Tropea e/o patata della Sila, per raggiungere i luoghi dello stoccafisso romani descritti in un bel volumetto a cura di Francesca Rocchi e Luca Broncolo dedicato agli aficionados che descrive la storia, gli intrecci culturali ed i consigli circa i luoghi in cui poterlo degustare e comprare.
Una manifestazione, insomma, veramente tutta da vivere e soprattutto da gustare per esplorare interessanti punti che possono rendere esaustiva nella descrizione di un mondo che sembra non esaurirsi mai e che continuerà nei giorni dal 9 all’11 settembre.
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