Il mio amico Massimo ( Troisi )
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Alessandro Bencivenga, con l’ausilio delle voci narranti di Lello Arena e Cloris Bosca, ha imbastito un documentario di genere biografico sul lavoro e l’opera dell’indimenticabile Massimo Troisi: un racconto, spiega il regista, condotto in maniera anticonvenzionale per un omaggio al celebre protagonista de “ Il Postino “ e di tante altre pellicole che ne hanno segnato il percorso artistico.
Sono trascorsi quasi settant’anni dalla nascita dell’attore di San Giorgio a Cremano, l’ultimo Pulcinella senza maschera, e questo documentario rende indimenticabili, se mai ve ne fosse bisogno, le esibizioni di genere cabarettistico, teatrale, televisivo e chi più ne ha più ne metta, del simpatico e celebre attore napoletano che viene ricordato attraverso interviste ad amici ed esponenti del mondo dello spettacolo legati al lui da interessi artistici a volte da lui anche profondamente dissimili.
Rivediamo così, con lui ed attraverso di lui, Carlo Verdone, Nino Frassica, Clarissa Burt, la Cucinotta, i palermitani Ficarra e Picone e finanche Pippo Baudo e Renzo Arbore oltre, e non poteva mancare, quel Gerardo Ferrara, la sua controfigura che lo accompagnò, in particolare nella realizzazione de “ Il Postino “.
Il lavoro di Bencivenga, del quale Troisi fu il “ tutor “, ricorda quello stile inconfondibile in grado di esaltare la capacità espressiva verbale, mimica e gestuale di quel Trosi che, unico, riuscì ad unire ruoli prettamente comici a quelli più riflessivi per indicare al cinema italiano un modo per evidenziare la società italiana e quella napoletana dell’epoca: un antieroe ante litteram che viene perfettamente riflesso nel bellissimo documentario che uscirà in sala dal 15 dicembre prossimo.
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