IDM Film Commission e Alto Adige protagonisti al MIA di Roma con film e serie TV
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“Bello essere qui: ma avete mai girato in Alto Adige?”. Questo il titolo del panel tenutosi ieri pomeriggio a Roma presso il Cinema Barberini, all’interno del MIA Mercato dell’Audiovisivo Italiano. Protagonista l’Alto Adige, che ormai da tre lustri ha smesso di essere soltanto la terra incantata di tante nostre vacanze, affermandosi altresì come una location cinematografica di prim’ordine grazie alla sua film commission. La Alto Adige Film Fund & Commission – IDM Südtirol svolge un ruolo fondamentale nella formazione locale e nella promozione del potenziale cinematografico della provincia autonoma. Dalla sua fondazione nel 2010, IDM ha supportato oltre 300 produzioni, tra cui film, documentari, serie TV e cortometraggi, offrendo sia assistenza finanziaria che servizi di produzione completi. Con la sua posizione geografica strategica, i paesaggi mozzafiato e il ricco patrimonio culturale, l’Alto Adige offre uno sfondo versatile per un’ampia gamma di produzioni.
Il panel, moderato dalla giornalista e critica cinematografica Alessandra De Luca in sinergia con la responsabile IDM Birgit Oberkofler, ha dato spazio a tre diversi casi di studio che esemplificano l’attrattiva dell’Alto Adige come location.
La Kino Produzioni di Giovanni Pompili ha presentato “They Will Be Dust” (“Polvo seràn”), un film tra Castelrotto e Fiè, premiato con il Platform Award alla 49a edizione del Toronto International Film Festival e che sarà nel Concorso – “Progressive Cinema” della Festa del Cinema;
Cross Productions invece, per il tramite della responsabile dei contenuti Maddalena Rinaldo, ha raccontato il caso di un prodotto seriale di notevole successo, “Brennero”, serie TV in otto puntate creata in coproduzione con Rai Fiction interamente ambientata in Alto Adige: diretta da Davide Marengo e Giuseppe Bonito e trasmessa in prima visione su Rai Uno dal 16 settembre al 7 ottobre 2024, è interamente ambientata in Alto Adige, girata in gran parte tra le strade e le piazze di Bolzano, oltre che in vari luoghi tra Caldaro, Terme di Merano, il Palazzo del Ghiaccio di Collalbo e la Funivia che da Bolzano conduce sull’Altopiano del Renon.
La Giafatto Entertainment di Philipp Moravetz e Lynn Inglese ha messo in risalto un’altra serie TV, svizzero-tedesca e di sei puntate stavolta, “Davos 1917”, andata in onda in Italia su Canale 5, a cui ha partecipato in qualità di fornitore di servizi e che è stata girata tra San Valentino alla Muta, il Passo Resia, il Passo delle Palade e Vallelunga in Val Venosta.
«Un progetto impegnativo – ha spiegato Moravetz – , con una troupe di oltre cento persone, girato in teatri di posa in Germania e in Svizzera e con riprese per dieci giorni in Alto Adige. Le riprese sul territorio italiano si sono svolte a gennaio e febbraio, i mesi più freddi in alto Adige. Aspetto che ha messo la produzione davanti a una serie di difficoltà: il set richiedeva una grande organizzazione per mantenere a proprio agio le persone, non abituate a muoversi in montagna e in quelle condizioni climatiche. Particolarmente complesse le riprese al Passo Resia, dove c’era molta neve e ci siamo trovati davanti a complicazioni da affrontare per questioni di sicurezza. Come service locale, inoltre, abbiamo cercato di aiutare la produzione anche a ottenere un sostegno economico. Li abbiamo aiutati a richiedere il tax credit: tutte le sincronizzazioni delle lingue sono state fatte a Roma, e la cosa ha concesso al film l’accesso al nostro tax credit».
Casi di studio che sottolineano il potenziale dinamico dell’Alto Adige come location cinematografica e confermano l’IDM Film Commission come un partner chiave nel promuovere la crescita dell’industria cinematografica della regione. IDM alla Festa del Cinema presenterà a breve un quarto progetto sostenuto dal fondo, il documentario “La valanga azzurra” di Giovanni Veronesi.
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