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VerticalMovie IV edizione: lo smartphone uno strumento non un’arma

VerticalMovie IV edizione: lo smartphone uno strumento non un’arma

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La quarta edizione di VerticalMovie, presentata il 23 settembre a Palazzo Valentini, è sempre più partecipata con opere inviate da tutto il mondo e che da quest’anno può contare sul sostegno di Zetema e del patrocinio della Città metropolitana di Roma.

L’idea di utilizzare il formato verticale, spinge moltissimi giovani a cimentarsi nell’arte cinematografica, incentivando non solo la creatività ma un uso alternativo dello smartphone. Il VerticalMovie, che si svolgerà sabato 4 ottobre alla Casa del Cinema di Roma, è un festival che ripudia la guerra, che unisce, che parla a tutti e a tutti dà voce, sempre attento ai nuovi talenti da scoprire cui dare spazio e visibilità, e fedele negli anni al green e alla sostenibilità, temi al centro delle storie narrate dai cortometraggi che arrivano da tutto il mondo rigorosamente in 9/16, stesso formato del grande schermo creato ad hoc su cui vengono proiettati

“Nuove forme di socialità, ma anche fratture silenziose nei legami e nello sguardo. È in questo contesto che il video verticale si afferma – dice Salvatore Marino – oggi la maggior parte dei contenuti online segue questa forma. Una nuova grammatica visiva, nata dai nostri ritmi digitali, dalla mobilità e dalla necessità di connessione istantanea. Il verticale non è solo un formato: è una lente sul nostro tempo, un modo nuovo di guardare il mondo, dove l’esperienza fisica e quella digitale si intrecciano in un dialogo inedito, sospeso tra realtà e riflesso. Come ricordava Peter Greenaway, la visione verticale ci accompagna da secoli: osserviamo il mondo dall’interno delle nostre abitazioni attraverso le linee di finestre, porte e cornici. Lo smartphone non ha inventato nulla, ha semplicemente riportato la verticalità al centro della percezione visiva”.

Nel corso della presentazione Salvatore Marino ha illustrato la scelta di realizzare un premio “biodegradabile”, in linea con lo spirito fondante del Festival. Una giraffa, animale simbolo di verticalità, realizzata interamente con materiali biodegradabili: ” il premio dura per sempre, in caso di smarrimento però sappiamo che non inquina…”, ha scherzato Marino.

 Originalità e innovazione le parole chiave, ma il focus è anche su pace e nuove forme di convivenza, come evidenziato dalla consigliera  Tiziana Biolghini: “Siamo una città meticcia, ma ci sono culture diverse che non comunicano. Abbiamo oltre 50 guerre in corso, la pace si costruisce cambiando approccio educativo.  Le nuove generazioni non hanno strumenti, non hanno un mondo da cambiare: oggi tanti giovani non sanno cos’è la giustizia sociale, che nell’epoca storica che io ho vissuto, era molto importante per noi. Il bullismo sta crescendo laddove non c’è una comunità educante, dove non c’è una relazione tra la famiglia e la scuola né un progetto di vita condiviso. Il VerticalMovie si innesca in questo contesto in una maniera diversa, per questo stiamo iniziando un percorso con Salvatore Marino e il suo collettivo in cui credo molto. Può essere uno strumento che noi possiamo utilizzare anche per disarmare questa pistola che è il cellulare, che a volte diventa uno strumento di violenza inaudita. Credo che da qui dobbiamo partire e riflettere su cos’altro mettere in campo, altrimenti siamo tutti disarmati.  Questa è una collaborazione in cui noi crediamo molto”.

L’appuntamento con VerticalMovie è il 4 ottobre, alla Casa del Cinema dove, prima della serata di premiazione si terranno incontri con personalità del cinema anche per parlare di Intelligenza Artificiale e dell’impatto che ha e avrà sulla settima arte.