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Selene Lungarella, bellissima musicista e cantante toscana, conversa con Andrea Giostra e ci parla di Arte e del suo nuovo videoclip, “Giusto Il Tempo di Perdonarti”, uscito il 12 dicembre 2015.

“Il Profumo della Dolce Vita” ha incontrato Selene Lungarella, bellissima artista toscana, nata a Menziken in Svizzera, cantante di talento lanciata nel 2006 dal Concorso Canoro “Solarolo Song Festival“, con la Direzione Artistica di Fabrizio Pausini. Selene è cantante di talento e autrice di diverse opere musicali delle quali ci parlerà nella nostra intervista, che ha collaborato con i più grandi artisti italiani ed internazionali. Il 12 Dicembre 2015 ha lanciato il suo nuovo videoclip “Giusto Il Tempo di Perdonarti”, del quale ci parlerà nella nostra chiacchierata.

Selene 17Benvenuta nel nostro Magazine Selene. Conosci “ilprofumodelladolcevita.com” che è un magazine molto giovane, letto da un ampio pubblico di tutte le età, appassionati di cinema, di musica, di letteratura, di spettacolo e di arte in genere. Tu sei una musicista e compositrice di grande talento, e il nostro Magazine, da giugno scorso (2015), si è posto un obiettivo importante: scovare giovani artisti non ancora famosi al grandissimo pubblico e dare loro la possibilità di farsi conoscere ai nostri lettori che sono per lo più persone del mondo dello spettacolo o del cinema, ovvero appassionati d’Arte delle sue varie forme espressive. Cosa diresti di Te ai nostri lettori se volessi farti conoscere in poche parole? E cosa diresti loro per convincerli ad ascoltare e soprattutto a comprare la tua musica?

Innanzitutto grazie di cuore Andrea per avermi ospitata tra le pagine di questo Magazine, e grazie fin d’ora a coloro che leggeranno queste righe. Avranno certamente modo di ascoltare il mio videoclip postato alla fine dell’intervista.

Penso di essere una donna disincantata e sognatrice, ho sempre osservato alla vita con grande positività. Non potrei dir nulla alle persone per convincerle ad apprezzare la mia Arte poiché come tutte le arti essa è soggettiva. Mi auguro possano iniziare a conoscermi leggendo questa piccola chiacchierata con te, e poi – se fossero incuriosite – le inviterei a qualche concerto live, per un abbraccio musicale, ma soprattutto reale.

Selene, il 12 dicembre scorso (2015) è uscito il tuo nuovo videoclip “Giusto Il Tempo di Perdonarti”. Come nasce questo lavoro? Chi ha collaborato con te? Chi sono gli autori e i produttori? Insomma, Selene, raccontaci la storia artistica di questa nuova e interessante opera musicale.

Giusto Il Tempo di Perdonarti” nasce dal sogno di Alessandro Michisanti – autore del brano nonché produttore del progetto – di tradurre in immagini questa canzone. L’incontro con Simona Mondella, della Raya Visual Art, regista del videoclip, ha portato un contributo fondamentale traducendo il testo del brano in un racconto del tutto particolare.

Dalle parole di Simona Mondella:

Selene 04Attraverso questo videoclip cerco di esplorare le sensazioni e gli umori di una bambina che non comprende fino in fondo i gesti di un padre assente, ma che dimentica i momenti di solitudine quando il padre la prende in braccio, in quanto il suo unico desiderio è quello di perdonarlo. Quando ero piccola ed ero arrabbiata con mio padre, fondamentalmente, la mia più grande aspirazione era quella di fare pace con lui e di perdonarlo. Penso che il perdono sia una delle più nobili dimostrazioni di forza e decisione interiore. Un tema, questo, che credo possa essere esteso ad ogni tipo di relazione.

Il videoclip è stato poi impreziosito dal contributo di due attori italiani, Kaya Vinci, figlia del noto anchorman Alessio Vinci (Matrix, CNN), e Fabrizio Rozzi (Don Matteo, Un posto al sole, Carabinieri).

Sono invece moltissime le persone che hanno lavorato al videoclip, ed è stato veramente divertente trascorrere una giornata meravigliosa insieme in un’atmosfera distesa e serena. Il mio grazie va a tutto lo staff, a tutte le persone della crew e i ai partner che ci sono stati vicini per la realizzazione del videoclip.

Bellissime le parole di Simona Mondella, Selene, sembra quasi che abbia preso ispirazione da Papa Francesco che ha aperto l’anno Giubilare nel segno della Misericordia, e che nel sul primo libro, pubblicato pochi gironi fa, ci parla proprio di questo: della Misericordia, ossia della vita che ha come caposaldo il Perdono. Miserere di me, Miserere mei deus, in cui la richiesta del perdono dal Peccato sta alla base della vita, così come questa bambina che non aspetta altro che perdonare il proprio papà. Bellissimo!

Vuoi raccontare, Selene, ai nostri lettori tutti i lavori più importanti che hai realizzato da quando hai iniziato la tua carriera artistica? Chi sono stati i tuoi collaboratori più importanti in questi anni, i produttori, i musicisti con cui hai collaborato, gli arrangiatori che hanno fatto sì che la tua opera musicale diventasse tale, ossia un’opera artistica?

Selene 06Giusto Il Tempo Di Perdonarti” è il quarto estratto del mio secondo album, “L’Ora Dei Fantasmi”, arrangiato da Luca Bignardi, vincitore, tra gli altri, nella sua carriera di quattro Grammy Award con Laura Pausini, ecc. ecc. Prima di quest’ultimo progetto, partecipando a numerosi eventi nazionali ed internazionali, ho avuto la fortuna di confrontarmi con numerosi Artisti. Simpaticamente racconto che nella mia carriera artistica fino ad ora ho avuto “tre” tappe e “tre” uomini che mi hanno segnato in particolare: Alberto Fortis, che mi ha donato la possibilità di duettare con lui in“Dall’Alto” (brano uscito nel mio primo album “Selene con la E”); Claudio Baglioni, che mi ha scelta come Artista per partecipare in qualità di ospite sul palcoscenico di O’Scià a Lampedusa; e Gianni Morandi per “SanremoSocial” che mi ha vista 16esima tra i 1600 partecipanti.

Hai un bel curriculum artistico Selene, ed avrai imparato tantissimo da queste esperienze con questi grandissimi nomi dell’arte musicale e canora italiana! Selene, raccontaci come e quando è iniziata la tua carriera di cantante e musicista. Hai avuto delle difficoltà all’inizio? Quali sono state quelle che ti sono rimaste impresse nella memoria e che ti hanno fatto crescere professionalmente?

La prima volta che ho calcato un palcoscenico è stato all’età di 12 anni, nel mio paese, Bettolle, in provincia di Siena. Da lì in poi ho iniziato una gavetta tra serate di piano bar e matrimoni, organizzazioni di eventi musicali, sempre rimanendo in Toscana. La curiosità si è estesa quando in un foglio di giornale ho letto di un concorso che si sarebbe tenuto a Solarolo, “Solarolo Song Festival”, per la direzione artistica di Fabrizio Pausini, papà di Laura Pausini. Ho conosciuto in quell’occasione Riccardo Benini, con il quale ho intrapreso un percorso da professionista. Non ho avuto particolari difficoltà se non quelle di un’Artista sempre alla ricerca di un “racconto” autentico. Avrei molti aneddoti da raccontare, ma caro Andrea, finirei per scrivere un’enciclopedia. (Selene sorride!)

Selene 08Quindi hai iniziato giovanissima, Selene, a soli dodici anni. Ed a proposito di questo, Selene, sai benissimo allora che vivere da artista, soprattutto in Italia, è molto complicato e difficile. Il mondo dello Spettacolo e dell’Arte in genere è un mondo insidioso, ipocrita e dove il cinismo prende spesso il sopravvento sia sul talento che sulla bravura dell’artista. Tu hai fatto altre esperienze lavorative prima di dedicarti professionalmente a tempo pieno alla musica? Se sì quali e cosa ti hanno lasciato queste esperienze che adesso ti porti dentro come bagaglio esperienziale che ti aiutano nel mondo dell’Arte?

E’ da una vita che faccio la cantante e le mie esperienze lavorative sono state principalmente inerenti alla musica. Ora mi sto dedicando ad un progetto culturale e di valorizzazione territoriale che ho chiamato “Il Salotto di Campagna” (chi dei lettori volesse saperne di più, può visitare il sito: www.ilsalottodicampagna.com) che stiamo sviluppando e curando con la mia famiglia in Toscana, dove vivo.

Il tuo Curriculum, Selene, che ho letto con molta attenzione, racconta di tantissimi lavori realizzati con artisti famosissimi e importantissimi, come abbiamo già detto prima, sia di livello nazionale che internazionale. Ci vuoi dire qualcosa in proposito? Raccontaci queste esperienze professionali che sicuramente ti avranno arricchito tantissimo. E se vuoi, raccontaci, dal tuo punto di vista, come sono umanamente e professionalmente questi artisti così famosi con i quali hai lavorato.

Come ti ho anticipato, Andrea, ho avuto la fortuna di lavorare con artisti del calibro di Lucio Dalla, Toto Cutugno, Charlez Aznavour, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Catena Fiorello, Ivana Spagna, ecc., ecc.. Ho lavorato anche con numerosi comici italiani, e molti altri artisti. Ho cercato queste occasioni di incontri, perché sapevo che sarebbero state per me molto arricchenti sia umanamente che professionalmente. Ho scoperto la fragilità e la profonda diffidenza tra questi artisti. Ma ho vissuto, stando con loro, l’immensa umanità che li contraddistingue e la grandissima sensibilità artistica e umana. Durante questi incontri professionali, rimanevo sempre in un timido silenzio per ascoltare le loro parole, per osservare i loro gesti, per impadronirmi della loro musica. Sono state esperienze uniche e straordinarie che mi hanno molto segnata, come donna, come artista, come essere umano che vive le proprie emozioni intensamente.

Selene 14Molto interessante quello che ci hai raccontato Selene, soprattutto quando ci hai parlato del tuo modo di “rubare loro il mestiere” attraverso l’osservazione costante e attenta. Sai che mi nonno materno mi diceva sempre così? “Il mestiere si ruba! Devi osservare con attenzione chi è più bravo di te per capire come si fa!“. E’ un po’ quello che hai fatto tu con questi grandissimi artisti Selene. Sei stata brava Selene.

Sappiamo tutti, però, che il mondo dello spettacolo, della musica e della canzone in genere, è un pianeta che visto da spettatore, dal di fuori, è un mondo bellissimo e affascinante; ma vissuto dall’interno, da artista o da protagonista, è un mondo insidioso e pieno di pericoli, di ipocrisie, che non può mai garantirti un futuro sereno, quanto meno da un punto di vista economico, a meno che non diventi famosissima e amata dal tuo pubblico. Prima di iniziare questa carriera hai pensato a tutte queste cose? Come hanno reagito i tuoi genitori quando hai detto loro che volevi fare la cantante come professione della tua vita? Cosa ti hanno detto?

Ho avuto un grande insegnamento dalla mia famiglia: le cose si ottengono solo lavorando con passione e intensità. Nel mio percorso, fino ad oggi, sono stata molto fortunata e raramente mi sono imbattuta in pericoli o insidie. I miei genitori mi sono stati accanto in questo percorso di crescita e cercano di starmi accanto tutt’ora.

Selene, ci piacerebbe che ci raccontassi la cosa più buffa, imbarazzante e divertente che hai vissuto nella tua professione, sul palco, durante le prove o dietro le quinte. Vuoi farlo per i nostri lettori? Un episodio che ricordandolo ti fa sorridere ancora oggi.

Caro Andrea, non sai che sono soprannominata “Tata Pasticciona”? Di pasticci in questi anni ne ho combinati in abbondanza. Mi viene in mente la prima volta che ho conosciuto Nek. Ero dietro le quinte del “Premio Lunezia” (premio che si tiene in Lunigiana per il valor musical–letterario dei testi delle canzoni). Vicino al palcoscenico c’erano dei cavi per terra dei quali non mi ero accorta. Alcuni mie amici me lo stavano presentando, mi sono avvicinata verso Nek e alle frase del mio amico: “Ti presento Selene”, ho inciampato di brutto su quei cavi e gli sono volata dritta tra le braccia! Semplicemente imbarazzante ma al contempo esilarante. Quando ci penso, sorrido tutt’ora!

Selene 11Da Film comico degli anni sessanta! Incredibile e divertente! Per Nek però ne è valsa la pena! (Sorrido).

Selene, sai bene che oggi esiste un nuovo mondo, quello multimediatico e internautico, che si compone di molteplici opportunità per sperimentarsi e lavorare come artista in senso lato, e nello specifico, se parliamo della tua professione, come cantante e musicista. Non a caso, negli ultimi anni, molti grandi nomi di grandissimo successo planetario vengono proprio dal Web e non dai grandi e rinomati Festival o dalla TV. Tu come artista, come vedi questa nuova prospettiva Web che è divenuta molto complessa ma che forse dà ai giovani artisti di oggi delle opportunità di lavoro e di fare esperienza artistica che fino a pochi anni fa sembravano solo fantascienza?

Trovo la cosa positiva. Molto spesso agli Artisti non viene data possibilità di farsi conoscere, e internet risulta un mezzo fondamentale. Anche se credo che l’autenticità di un Artista poi si sviluppa col trascorrere del tempo. L’Arte, a mio avviso, non è un fenomeno o una moda, bensì un percorso di creatività.

Come definiresti il tuo genere musicale, Selene? Chi sono stati i tuoi maestri d’Arte, i tuoi maestri di vita e di professione? Vuoi raccontarci qualcosa di loro? Cosa ti hanno lasciato professionalmente?

Ho un’ammirazione particolare per la mia famiglia, e le persone a me care, quelle con le quali ho più contatti, quasi quotidiani, sono certamente i miei maestri di vita. Mio Padre, probabilmente, mia madre, i miei fratelli. E poi la gente che incontro nella mia professione e che riesce a lasciarmi qualcosa, gli Artisti con cui lavoro e condivido i momenti belli ma anche le fatiche del lavoro e della professione. Chiunque riesca a donare un dettaglio che rimanga tatuato sul mio percorso di vita e nella mia crescita professionale.

Se volessi ripercorrere il tuo passato artistico, chi sono stati gli artisti di successo che hai apprezzato di più e perché? Chi sono i tuoi modelli oggi? A chi ti ispiri nel creare la tua arte musicale?

Cerco di trarre ispirazione da ciò che mi circonda. Le cose con le quali vengo in contatto. Non ho modelli umani a cui potermi ispirare, ma ogni cosa potrebbe essere utile alla ricerca e alla creazione di una mia opera.

Selene 07Il mondo dello spettacolo in genere, la saprai bene Selene, è un mondo dove il “cinismo” e il “risultato” contano più di ogni altra cosa. Per ottenere successo devi dedicarti con dedizione, determinazione, con tutte le forze e tutto il tuo tempo alla tua arte, nel tuo caso la musica. Tu come riesci a gestire la tua vita affettivo/sentimentale con il lavoro che fai? Hai avuto in passato o anche di recente delle esperienze che ti hanno creato delle difficoltà professionali o relazionali perché non riuscivi a conciliare le due cose?

Personalmente non ho mai pensato potessi avere difficoltà. La persona che mi affiancherà, amerà ciò che faccio perché è ciò che sono. Se ama la mia vita come la amo io, l’interscambio e la condivisione saranno ancora più interessanti e duraturi.

Sai Selene che molti grandi artisti statunitensi e hollywoodiani in particolare, amano dire “to become a great artist you have to choose: either work or love(per diventare un grandissimo artista devi scegliere: o il lavoro o l’amore)? Pensi che gli artisti americani, vincitori di Grammy Award, di Dischi di Platino, e di Premi importantissimi, che hanno fatto questa scelta di vita, abbiano torto o ragione? Qual è il tuo pensiero in merito?

Non credo si riferiscano all’interscambio con un’altra persona, ma al “sentimento” che “acceca” e non fa costruire nulla di buono. Se vieni travolto da questo, non cresci artisticamente.

Se così fosse, l’affermazione a mio avviso è giustissima, dando validità a quello che ho detto prima. Se invece pensano al semplice amore che ci può essere con un’altra persona, allora non sanno quello che si perdono.

Selene, questa è una domanda che io definisco “classica” nelle mie interviste, la faccio sempre. Io da adolescente, ma anche da adulto, sono stato e sono tutt’oggi un gradissimo lettore di quello che ritengo uno dei più grandi scrittori del profondo dell’animo umano, della storia dell’uomo, e mi ricordo – ho poi verificato ovviamente! – che in uno dei suoi romanzi più conosciuti e più belli, “Memorie dal sottosuolo” pubblicato nel 1864, Fëdor Michajlovič Dostoevskij parla, tra le righe, della “Teoria dell’Umiliazione”. Negli anni ’90, alcuni scienziati e psicologi americani, ne hanno addirittura fatto una vera e propria teoria psicodinamica, un modello psicologico che parte dal presupposto che sono più le umiliazioni che subiamo nella nostra vita ad insegnarci a vivere meglio e a sbagliare sempre meno: si impara dalla propria esperienza di vita e dai propri errori, soprattutto quando sono gli altri a farceli notare e magari ridono di noi! Selene, nella tua carriera hai mai subito delle umiliazioni professionali che ti hanno lasciato un segno doloroso e indelebile; oppure, sono state umiliazioni che ti hanno fatto crescere professionalmente e ti hanno dato più forza e più determinazione per continuare a seguire la tua passione e il tuo talento?

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Non ho mai creduto di non potercela fare. Con “umiltà” si lavora, si cresce e si cammina senza ma e senza se ascoltando gli interventi intelligenti.

Un’ultima domanda, Selene, per concludere la nostra bella ed interessante conversazione, che rimanda ai momenti più belli della nostra vita, della vita di ognuno di noi, l’infanzia appunto: qual è il tuo sogno nel cassetto che fin da bambina ti porti dietro e che oggi vorresti realizzare?

Ho “un” sogno nel cassetto? Ne ho moltissimi, strabordano da un cassettone, e si compongono, realizzandosi con meraviglia, giornalmente. In questo momento sto lavorando al mio nuovo Live acustico che parlerà della nostra bella Italia e della mia musica. Ma ogni cosa a suo tempo!

Grazie Selene per essere stata con noi e per averci parlato di te. Noi de “ilprofumodelladolcevita.com” ti facciamo il nostro più grande in bocca al lupo e ti auguriamo che la tua ultima produzione, il videoclip “Giusto Il Tempo di Perdonarti”  abbia un grande successo. Alla prossima intervista allora!

Grazie di cuore a te, Andrea, e a a tutta la Redazione de “ilprofumodelladolcevita.com”. Grazie anche a tutti coloro che leggeranno questa bellissima conversazione e che sapranno un un po’ di me come donna e come artista. Grazie e alla prossima intervista allora (sorride).

Chi volesse conoscere più da vicino Selene Lungarella può visitare alcuni dei suoi videoclip da vedere su Youtube:

Selene Lungarella – “Slideshow Selene Lungarella”:

https://youtu.be/FAHnjULM4EU ;

Selene Lungarella – “Giusto il tempo di perdonarti”:

https://www.youtube.com/watch?v=dG9Fm2j4_H0 ;

Selene Lungarella – “In Mente”:

https://www.youtube.com/watch?v=Dn3MkvKtKww

Selene Lungarella – “Dov’eri?”:

https://www.youtube.com/watch?v=SBMwb3OuDm4 ;

Selene Lungarella – “L’Ora Dei Fantasmi”:

https://www.youtube.com/watch?v=iyxv6deoOUs ;