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A “ All The Beauty and the Bloodshed “ il Leone d’Oro del Festival di Venezia 79

 

La regista Premio Oscar Laura Poitras che ha diretto il film documentario nel quale è descritta la battaglia della fotografa Nan Goldin contro la famiglia Sackler, nota benefattrice dei più grandi musei del mondo, ma anche proprietaria della società farmaceutica Purdue Pharma, responsabile di migliaia di morti per overdose di Ossicodone e falsamente prescritto come farmaco che non creava dipendenza è la vincitrice del Festival di Venezia 79.

Il film, che sarà distribuito in Italia da I Wonder Picture, consiste in una serie di diapositive, dialoghi intimi, fotografie rivelatrici e rari filmati tendenti a dimostrare la responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da farmaco.

La pellicola intreccia il passato e il presente di Goldin, l’aspetto profondamente personale e quello politico, dalle azioni del P.A.I.N., un gruppo fondato dalla Goldin,  presso rinomate istituzioni artistiche per indurre varie fondazioni a rifiutare i fondi erogati dalla Sackler.

Molto evidenziate le opere d’arte create dalla Goldin ( The Ballad of Sexual Dependency, The Other Side, Sisters, Saints and Sibyls e Memory Lost) attraverso  le quali i suoi amici ed i suoi sostenitori nell’inziatiova intrapresa vengono descritti con rara bellezza ma anche con un eccezionale senso di tenerezza.

La regista ha dichiarato: “Il processo di realizzazione di questo film è stato profondamente intimo. Nan e io ci incontravamo a casa sua nei fine settimana e parlavamo. All’inizio sono stata attratta dalla storia terrificante di una famiglia miliardaria che ha consapevolmente creato un’epidemia e ha successivamente versato denaro ai musei, ottenendo in cambio varie detrazioni  fiscali e la possibilità di dare il proprio nome a qualche galleria. Ma mentre parlavamo, ho capito che questa era solo una parte della storia che volevo raccontare, e che il nucleo del film è costituito dall’arte, dalla fotografia di Nan e dall’eredità dei suoi amici e della sorella Barbara. Un’eredità di persone in fuga dall’America “.