Home Primo Piano Air – La storia del grande salto

Air – La storia del grande salto

Anche se non sai niente di pallacanestro di certo conosci Michalel Jordan: forse il più grande giocatore di tutti i tempi, ma parte della sua immagine è legata a Nike.
Il film racconta questa storia, la storia di come un marchio si è legato ad un giocatore e ha cambiato le regole del marketing.
Un grandissimo Matt Damon diretto molto bene da Ben Afflek vi porteranno in viaggio negli anni ’80, e in quella storia che è diventata leggenda.
Il film si regge soprattutto su di lui, su Matt Damon, gli altri sono quasi personaggi di contorno. Non ha tempo morti ed è davvero coinvolgente, adatto anche a chi di basket non ne sa proprio niente.
La cosa curiosa è che colui che dovrebbe essere il centro della storia, Michel Jordan, non si vede mai se non di spalle: non è un film sportivo o biografico, racconta di quell’accordo e di prima che iniziasse la storia del campione che conosciamo tutti.
Junior, ti è piaciuto?

Jr: Uno dei film più belli che io abbia visto da un po’. Non è lento nè noioso e se non siete particolarmente affini con lo sport, come me, potete stare tranquilli. Emozionante e divertente, in sala c’erano sia bambini che adulti: ognuno naturalmente coglierà un significato differente. Tutti conoscono le Air Jordan, specialmente se siete ragazzi come me, sono ovunque ultimamente! Ma conoscete anche la loro storia, che cosa diavolo c’entra Michael Jordan? Da giocatore è diventato venditore di scarpe? La risposta è non esattamente. Questa storia ormai è leggenda e un film se lo meritava.

Sr: Si è vero ma il film in fondo è solo marginalmente su di lui, racconta quella storia, ma è un film più sulla Nike e sul marketing sportivo.
A me ha dato anche un po’ l’impressione di rimarcare la “vittoria” commerciale verso i “nemici” di Adidas che avevano avuto l’idea geniale di mettere le loro 3 strisce sulle scarpe alle olimpiadi, quando fare pubblicità era proibito.

Jr: Si di certo si nota l’intento poco velato di non inquadrare nemmeno una volta Michael in viso. La storia si basa su Sonny (Matt Damon) che ha questa visione sulla leggenda che diventerà Jordan e sulla sua determinazione a farlo firmare con la Nike. E ci riesce, alla grande. Nonostante tutto sono d’accordo che ci sia una parte consistente di marketing sportivo, è innegabile.

Sr: Quello che mi è piaciuto più di tutto è che sia un film, vero. Sembra una cosa scontata ma, in Italia, siamo abituati a vedere raccontate storie di personaggi o avventure imprenditoriali in film di diverso taglio. Mi viene in mente Luisa Spagnoli, Falcone, Borsellino, su Ferrari, ma anche quello su Whitney Houston… il risultato spesso è più simile ad un documentario che non ad un film.
Questo invece è un film, come dicevi tu un ottimo film, che racconta una storia vera, ma sempre un film con le emozioni di un film e non quelle della storia raccontata. Ed è un’altra cosa.

Jr: La differenza di certo si sente. Mi è piaciuto molto sotto questo punto di vista, soprattutto che non siano state eliminate parti della storia come nel film di Whitney, in cui all’inizio la trama è ricca di dettagli anche superflui mentre la parte seguente è affrettata e poco comprensibile a mio parere. In questo film invece sono state selezionate le parti giuste, ben calibrate, sufficienti per capire ma non abbastanza per annoiarsi.

Sr: Si è vero, molto equilibrato. Ma bisogna anche dire che senza Matt Damon non avrebbereso allo stesso modo: il film è stato fatto attorno a lui e funziona così bene grazie a lui. Ma io sono di parte: è di certo il mio attore preferito.
Non mi viene in mente nessuno che possa passare come lui da Will de il genio ribelle al Rudy dell’uomo della pioggia, al Linus di Ocean’s, Jason Bourne e decine di altri: riesce a fare ogni ruolo.

Jr: Indiscutibile: lui è la colonna portante del film, la sua versatilità è una qualità davvero invidiabile. Ci sono molti attori che pur essendo di alto livello non hanno neanche minimamente questa capacità che da a Matt Damon decisamente una marcia in più. Sicuramente un’ottima scelta come protagonista!

Sr: Si, ottima scelta, anche quella di vedere questo film!

 

 

Ci presentiamo, si perché siamo in due e apparteniamo a due generazioni diverse: siamo Senior ovviamente la prima generazione e Junior la seconda. Qui vi raccontiamo i film che vediamo insieme, solo quelli e a caldo, subito dopo che li abbiamo visti. A volte Senior sarà portato a vedere film fantasy, a volte Junior sarà portato a vedere film più impegnati, e ve li raccontiamo dal nostro punto di vista, quello di due generazioni che vanno al cinema insieme.