Il pubblico della Festa del Cinema di Roma premia il documentario di Alessandro Piva su un femminicidio di quasi trent’anni fa che, se venisse provato il martirio assieme a successivi miracoli connessi, potrebbe portare alla santificazione della vittima.
Il nome di costei, Santa, sembrava custodirne il destino. Nata a Bari in una famiglia umile e laboriosa (madre casalinga e padre carabiniere), sin dall’infanzia – complice forse la carica rivoluzionaria del suo anno di nascita, il 1968 – aveva dimostrato il proprio interesse per le cose “non di questo mondo”, per “Gesù e la Madonna”, come specificano coloro che l’hanno conosciuta e che Piva si premura di intervistare. E così, dopo anni di catechesi e poco prima dell’università, aveva iniziato a frequentare l’istituto delle Missionarie dell’Immacolata di Padre Kolbe a Palese.
Tutto sembrava procedere nella serenità, quando un molestatore psicopatico, già segnalato in diverse altre occasioni, aveva cominciato a pedinarla. Lo avrebbe fatto per tre lunghi anni…
Una vita di preghiera e carità spezzata dalla follia di un uomo e dalla lentezza di una giustizia incapace – quando ancora non era previsto il reato di “stalking” – di arginare un pericolo ampiamente conclamato e denunciato dalla stessa famiglia della vittima. La vita, gli appelli inascoltati e infine l’accoltellamento dell’appena ventitreenne Santa Scorese (avvenuto la sera del 15 marzo 1991 sotto casa e gli occhi impotenti dei familiari accorsi) incarnano l’odissea delle migliaia di donne violentate e assassinate ogni anno in Italia e nel mondo.
Il film di Piva è prezioso per questo, e anche che per il linguaggio adoperato, beneficamente sospeso tra l’inchiesta e il ritratto di una città e un’epoca, tra il dolore della perdita e la gioia di aver conosciuto una donna straordinaria.
Assieme a “Bar Giuseppe” di Giulio Base e “Le metamorfosi” di Giuseppe Carrieri, “Santa subito” è stato altresì uno dei film selezionati da Diego Righini, Paola Tassone e i critici dei Tulipani di Seta Nera per la V Giornata della Critica sociale, tenutasi lo scorso venerdì 25 ottobre presso lo Spazio Roma Lazio Film Commission alla presenza del Direttore della Festa del Cinema di Roma Antonio Monda e di Carlo Brancaleoni di Rai Cinema. Presentatrice, la splendida Metis Di Meo.