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Andrea Bocelli in esclusiva a Verissimo: per apprezzare la felicità bisogna aver sofferto

Bocelli foto Verissimo
Bocelli foto Verissimo
Bocelli foto Verissimo

Le telecamere di  Verissimo,  entrano eccezionalmente in casa Bocelli, a pochi giorni dall’inaugurazione di Expo 2015, di cui il Maestro è ambasciatore. A Verissimo racconta dell’amarezza per gli scontri di Milano e della gioia di essere ambasciatore dell’Italia nel mondo, “sono un patriota” dice, e spiega:  “Fa male quello che è successo. Il diritto di protesta è sacrosanto in tutti i paesi civili. Ma si deve fare in modo che la stessa protesta non finisca in atti vandalici, che distrugga oggetti, danneggi persone che non c’entrano nulla. Trovo privo di senso quello che è successo. Fa molto male, ci fa male. Noi italiani però siamo forti. Credo che l’Italia e gli italiani ce la facciano sempre. Ci rialziamo sempre” e continua “Essere ambasciatore di Expo non è un peso. Sono un patriota. Quando viaggio e sono all’estero sento la mancanza della nostra Italia e della nostra lingua. Rappresentare l’Italia in mondo visione è una pressione che si combatte annullando qualsiasi pensiero e concentrandosi solo sulla musica”.

Andrea Bocelli si racconta a Verissimo come, forse, non ha mai fatto prima parlando dei suoi tre figli, del Talent Amici, della sua carriera e di quando, ancora bambino, il suo “dono” era un peso : “Non mi do un voto come padre, ma la sera mi chiedo se sono un buon esempio per loro”; e del talent “Amici di Maria De Filippi”: “Il talento nasce da un progetto divino, sempre. È un dono. Poi, ci vogliono buona volontà e grandi sacrifici. L’iniziativa di ‘Amici’ aiuta il talento e fa bene, soprattutto, alla musica” e poi dice:  “Quando ero piccolo cantavo per i miei parenti. Ma io volevo giocare con i bimbi e, quindi, a volte, era una scocciatura. Poi, ho iniziato a sognare e, oggi, posso dire che la realtà ha superato i sogni” e aggiunge “Una volta ero nella foresta, nella Filippine. Improvvisamente sento persone che intonano ‘Con te partirò’. Incredibile”.

Il successo, la fama, i riconoscimenti sono importanti ma la felicità per Bocelli è altro:  “Il mio più grande momento di felicità risale a quando ero bambino e vivevo in collegio. Tornavo a casa tre volte all’anno per le vacanze. Quello era il mio momento di felicità. Ma, per poter apprezzare quella gioia, prima, bisogna aver sofferto”.

Bocelli il prossimo 2 e 4 agosto sarà protagonista della decima edizione del Teatro del Silenzio, a Lajatico, tra gli ospiti Elisa, Gianna Nannini e Renato Zero.