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Antonio Ricci riceve il Premio Guido Carli, non perde l’occasione per fare polemica

Antonio Ricci. Ph. M. Arizzi

PREMIO GUIDO CARLI AD ANTONIO RICCI: «Ho affrontato più di 350 denunce. Potrei redigere la Guida Michelin dei tribunali d’Italia»

«Baglioni non si può toccare. Quale armocromista avrà consigliato a Schlein di andare alla sua festicciola?»

Antonio Ricci. Ph. M. Arizzi

Antonio Ricci ha ricevuto oggi a Roma il Premio Guido Carli, che va a “talenti che danno lustro all’Italia nel mondo”. Questo il suo intervento.

«Non è banale né scontato premiare un autore satirico. La satira satura, la caricatura carica. Spesso è mal sopportata, spesso strumentalizzata, ma è, insieme allo spirito critico, il sale della democrazia e del viver civile.

Io in questi anni ho dovuto affrontare oltre 350 denunce, ormai passo metà della mia giornata con gli avvocati e metà a fare la trasmissione. Ho visitato i tribunali di mezza nazione, potrei redigere una guida Michelin dei tribunali d’Italia. Mi sono reso conto di quanto strutturalmente sia complicato il funzionamento della giustizia: sia per i cittadini che per i magistrati. Io ne sono sempre uscito bene, per cui non posso certo lamentarmi, però ho vissuto paradossi incredibili.

Un anno fa il democratico e forse libertario Claudio Baglioni ha fatto sequestrare dal Tribunale di Monza il libro di Striscia “Tutti poeti con Claudio”. Il sequestro di un libro è un atto di violenza inaudita, eppure è avvenuto nel silenzio dei media. Il libro conteneva da una parte frasi tratte da canzoni di Baglioni, dall’altra frasi di scrittori e poeti che le avevano scritte precedentemente. Tutto vero.

Adesso ci sarà un processo. Baglioni non si può toccare. Curioso che la libertaria Schlein si sia recata nella sua tana a fare una bella festicciola. Non so quale armocromista può averle consigliato una cosa simile. Certo è un colore stonato, come è spesso Baglioni».