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Aspettando “Assassin’s Creed” al cinema, a Lucca Comics arriva “Grassassin’ Pig”

Grassassin's Pig

 

Grassassin's Pig
Grassassin’s Pig

A Lucca Comics & Games, dal 29 ottobre al 1 novembre, arriva “Grassassin’s Pig”, nuovo albo a fumetti targato Dentiblù, una irriverente versione del famosissimo video game Assassin’ Creed, che propone proprio questo tragicomico scenario: Zannablù è un semplice lavapiatti in una storica trattoria fiorentina, pluristellata e con tempi di attesa biennali per un tavolo, quando si scopre lo strano segreto dei suoi apprezzatissimi piatti. Un segreto che si perde addietro nelle generazioni e su cui anche altri vogliono mettere le mani. Il Malanimus, ipertecnologico congegno che serve a rivivere le gesta dei propri antenati, servirà proprio a impadronirsi dell’ambito segreto sin dalle origini, riportando indietro nel tempo lo zannuto protagonista. Chiamato – o meglio, costretto – a ripercorrere i ricordi del suo predecessore rinascimentale Ozio Auditonto, svolgerà la sua missione vedendo affiorare in sé le micidiali doti che appartengono alla stirpe dei Grassassini. Le sue prodezze saranno ovviamente controbilanciate dall’innata sbadataggine e dal fatto che tutti, nessuno escluso, sono matti da legare.

La saga di videogiochi dell’Assassino in cappa bianca e con le lame ai polsi è diventata un vero e proprio cult. Proprio in questi giorni se ne sta girando la trasposizione cinematografica, il cui esordio negli Stati Uniti è previsto per il 21 dicembre del 2016. Una serie tutta avventura, adrenalina e suspense i cui episodi si dipanano nel corso delle epoche storiche: i suoi protagonisti, infatti, rivivono le rocambolesche gesta dei propri antenati nel continuo tentativo di sottrarre alle mani dei nemici quegli artefatti potentissimi che permetterebbero loro di dominare il mondo. Ma quando entra in gioco Zannablù, la domanda sorge spontanea: e se tutto questo fosse interpretato da un folle manipolo di maiali e cinghiali? Sicuramente la passione gastronomica del nostro zannuto suino, più che a salvare il mondo, lo porterebbe alla ricerca dei più ancestrali segreti della buona tavola…

Ennesimo capolavoro dei Dentiblù, Stefano Bonfanti e Barbara Barbieri, “genitori” dell’amatissimo cinghiale Zannablù, personaggio di punta della casa editrice e protagonista di numerose parodie “suine” di film e telefilm. Un albo divertente e ironico, con il caratteristico taglio alla Zannablù, che ripropone in un veste del tutto diversa e decisamente insolita la celeberrima saga di videgiochi che è ormai un cult tra giovani e meno giovani.
Ciliegina sulla torta: l’ambientazione in una Firenze rinascimentale nella quale i due autori toscani, cresciuti a due passi da lì, traspongono tutto il loro amore per la città gigliata. Senza però risparmiarsi qualche malcelata frecciatina alla Firenze dei giorni nostri…