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Asti International Film Festival, il cinema prova a ripartire

Asti International Film Festival, il cinema prova a ripartire

Con il passare del tempo, anche l’emergenza epidemiologica sembra che si stia attenuando e, pian piano, si potrà tornare alla normalità. Certo, durante i lockdown abbiamo avuto la possibilità, grazie al web, di scoprire alcuni passatempi, come ad esempio capire come funzionano i casino live, ma al contempo abbiamo riscoperto una grande passione, il cinema.

Uno degli appuntamenti più interessanti di questo periodo, nel mondo del cinema italiano, è rappresentato indubbiamente dall’Asti International Film Festival, che è giunto alla sua edizione numero dieci. Ed è anche arrivato all’ultima settimana di proiezioni, offrendo la possibilità di scoprire tanti aspetti interessanti, grazie a incontri sia con attori che con registi, senza dimenticare l’intento di far scoprire tante realtà del territorio.

Tra i vari appuntamenti dell’Asti International Film Festival, spicca quello che è correlato alla legalità, e che è stato organizzato insieme a Libera Asti. Le proiezioni hanno avuto ad oggetto tre pellicole. La prima è Ovacik, di Aysegul Selenga Taskent, mentre la seconda è “Paragoghè” di Angelo Loy e, infine, la terza è “Sottosuolo”, di Antonio Abbate con la partecipazione di Lorenzo Lavia.

Tra gli altri titoli che sono stati trasmessi durante le ultime ore, troviamo “Eporedia”, di Andrea Lazzari, ma anche “Dimenticanze” di Victor C. Vitale, così come “Mezze Stagioni”, con Bruno Ugioli e Riccardo Menicatti, senza dimenticare pure “Materia Celeste”, di Andrea Gatopoulos. Tra le varie opere in concorso ci sono ben 36 corti, così come 23 documentari, ma anche 11 lungometraggi che spaziano dal Giappone fino agli Usa.

Il cinema sta provando a ripartire

Nel programma dell’Asti International Film Festival troviamo la bellezza di 153 titoli, in cui sono inclusi pure diversi corti e documentari. Anche se i protocolli e le restrizioni per evitare i contagi, come da nuovo decreto Covid, sono sempre particolarmente stringenti, è importante mettere in evidenza come il settore del grande schermo, sta muovendo dei passi importanti verso la ripartenza.

Certo, da un lato troviamo ben poche produzioni disponibili, visto che la pandemia ha avuto inevitabilmente effetti anche sotto questi aspetti, con le nuove uscite che si possono contare sulle dita di una mano. È proprio questo il motivo per cui tutti coloro che stanno decidendo di riaprire, per il momento si tengono distanti dalla prima visione, puntando in modo particolare su rassegne, ma anche sui titoli d’essai. La crisi del cinema nell’anno della pandemia è sotto gli occhi di tutti, con le sale virtuali che potrebbero diventare in ogni caso il futuro.

Un programma variegato

L’Asti International Film Festival ha riaperto i battenti lo scorso 7 maggio. Merito, senza ombra di dubbio, del circolo Vertigo, che si occupa della gestione della sala, e che ha certo di spingere verso la ripartenza, stabilendo che il mese di maggio dovesse essere dedicato a festeggiare il compleanno numero dieci di questo grande festival.

Come abbiamo già detto in precedenza, la scelta ha dovuto vertere inevitabilmente sull’assenza della prima visione, ma i film, così come i documentari e i corti, che sono stati proiettati a inizio maggio erano tesi a rappresentare una sorta di percorso di avvicinamento il festival che durerà fino al prossimo 29 maggio.

Tra le pellicole che sono state oggetto delle attenzioni più fervide da parte degli addetti ai lavori, troviamo indubbiamente il film “Rosa”, che è frutto del grande lavoro messo in atto da parte della regista istriana Katja Colja, con un’ottima interpretazione da parte di Lunetta Savino. Tra le varie pellicole italiane che ci sono in concorso troviamo anche “Mio fratello rincorre i dinosauri”, di Stefano Cipriani, senza dimenticare pure “Sole” di Carlo Sironi, ma anche “A Tor Bella Monaca non piove mai”, film realizzato da parte di Marco Bocci.