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Belli di Papà: Diego Abatantuono e la prima volta di Francesco Facchinetti

Belli di Papà
Belli di Papà
Belli di Papà

BELLI DI PAPA’: Un excursus introspettivo sulla beata vita di molti giovani d’oggi: è questo il tema del bel film di Guido Chiesa che uscirà nelle sale italiane a partire dal prossimo 29 ottobre.
Un padre, vedovo, di tre figli abituati alla bella vita che rappresentano per lui un vero problema; un padre imprenditore di successo che deve inventarsi qualcosa per ricondurre i pargoli ad un modo di vivere più “ decente “, meno dispendioso, con qualche consistenza effettiva invece che della solita vita piatta, sciatta e senza senso. E che cosa si inventa? Un fallimento dell’azienda con conseguente fuga, in Puglia, perché non venga arrestato per bancarotta.
E qui cominciano i “ guai “ per i tre figli che saranno costretti nientemeno che a “ lavorare “!
La conclusione del film ha la sua bella morale consistente nel confermare quanto utile sia il guadagnarsi da vivere, il conoscere “ quanto sa di sal lo pane altrui “ ed il bravo Diego Abatantuono ce la mette tutta, riuscendoci, a tener fede al principio.
Simpatiche macchiette, allegorie paesane, locations bellissime scelte nella Taranto vecchia e nei paesi di Manduria, San Marzano, Avetrana, ottima fotografia, battute di una simpatia accattivante con un cast di attori ben assortito: oltre al Diego nazionale, una giovane e bravissima Matilde Gioli affiancata da un altrettanto espressivo Andrea Pisani e da Francesco Di Raimondo, Marco Zingaro e da un inossidabile Antonio Catania nei panni del socio e “ consigliore “ dell’imprenditore Vincenzo Liuzzi ( Abatantuono ), oltre ad gruppo del quale fanno parte l’esordiente Francesco Facchinetti, Niccolò Senni, Valentina Principi, Barbara Taibita, Nick Nocella ed Uccio De Santis.
Il soggetto, intrigante ed incisivo ispirato al film messicano “ Nosostros Los Nobles “ è di Giovanni Bognetti ed ha il pregio di analizzare il dibattito generazionale in essere tra figli e genitori non prendendo però, posizione né a favore né contro le due teorie, ben raccontando il contesto, le vittorie e gli errori di entrambe le opposte fazioni.
Quanto agli attori, in grande evidenza Abatantuono, un uomo in grado di passare in pochi istanti e con una sola battuta dal tono ironico e sarcastico proprio della sua personalità a quello serio ed a volte drammatico del padre di famiglia con colpe ed in grado di far riflettere lo spettatore che da questo film potrà senz’altro ricavare motivi di riflessione e, possibilmente, indurre genitori e figli ad andare insieme al cinema per rifletter un po’ sulle loro rispettive posizioni