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Buio in sala: le uscite della settimana (28 aprile-2 maggio)

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Una notizia buona e una cattiva per quanto concerne le numerose uscite della settimana (tredici più due eventi). La notizia buona è che ci sono almeno due film straordinari (tra poco diremo quali) che arrivano in sala il 28 aprile, quella cattiva è che, data la specificità dei registi in questione, che ne fa autori come si suol dire “di nicchia”, la loro distribuzione sarà tutt’altro che capillare e bisognerà quindi sperare di abitare nella città dove esercenti coraggiosi li metteranno in programma.

Vediamo comunque nel dettaglio le principiali uscite.

LA MEMORIA DELL’ACQUA di Patricio Guzmàn

In Concorso alla Berlinale 2015 era, ad avviso di chi scrive, uno dei due-tre titoli migliori di una competizione di tutto rispetto (Malick, Larraìn, Panahi, Greenaway tra gli altri). Si dovette accontentare di un premio (piuttosto insolito per un documentario) per la sceneggiatura. El botòn de nacar, questo il titolo originale, è al tempo stesso uno splendido omaggio alla Natura e il dolente racconto di una nazione, il Cile, e delle ingiustizie che questo splendido Paese ha subito per secoli. Meraviglioso.

CAVALLO DENARO di Pedro Costa

Gira film (corti, documentari e di finzione) da più di trent’anni ma Pedto Costa, straordinario autore portoghese, in Italia è poco conosciuto e ancor meno distribuito. Il suo è un cinema profondo, ascetico, di grande rigore stilistico e morale. Cavallo Denaro arriva in sala due anni dopo la sua partecipazione al Festival di Locarno nel 2014 ed è una personalissima riflessione sulla cosiddetta Rivoluzione dei Garofani. Se si proietta nelle sale della vostra città, non perdetelo.

SOLE ALTO di Dalibor Matanic

Vincitore del Gran Premio della Giuria (il secondo in ordine di importanza) nella sezione “Un Certain Regard” di Cannes 2015, il film del regista croato ha una storia ed un’idea di sceneggiatura molto interessanti: fa interpretare a due attori (un maschio e una femmina) tre personaggi diversi che hanno come unico tratto comune il fatto di innamorarsi tra loro in diverse epoche storiche che precedono, coincidono o seguono il conflitto nei Balcani. Da vedere.

LA FORESTA DEI SOGNI di Gus Van Sant

Gus Van Sant è un regista da me molto amato, sia quello più “hollywoodiano” (Will Hunting, Milk) sia quello più sperimentale (Elephant, Last Days). Premessa per dire che questo Sea of Trees (titolo originale), interpretato da Matthew McConaughey e Naomi Watts e in Concorso a Cannes nel 2015, è probabilmente il nadir del suo cinema, una storia improbabile e malissimo raccontata. Talmente brutto e indifendibile da farci umilmente sospettare che ci sia qualcosa sotto. Di una bruttezza forse sublime…

THE DRESSMAKER di Jocelyn Moorhouse

Un po’ melodramma, un po’ opera grottesca ma soprattutto tipico revenge movie, il quinto film dell’australiana Moorhouse potrebbe valere una visita per la presenza della bravissima Kate Winslet nella parte di una donna che torna al paese natìo dopo 25 anni e dopo esserne stata scacciata.

BENVENUTI…MA NON TROPPO di Alexandra Leclère

“Se ritieni di essere tanto buono e che il Governo non fa nulla perché non te li porti a casa tua, gli immigrati?”. Quante volte abbiamo sentito, in quegli orrendi talk-show del Belpaese, una frase del genere? Ebbene, detto fatto. Il film immagina che il Governo francese obblighi, per decreto, i suoi cittadini a vivere in compagnia dei migranti. Inevitabili dissidi tra borghesi radical-chic sedicenti di sinistra e destrorsi oltranzisti.

APPENA APRO GLI OCCHI di Leyla Bouzid

Altro titolo che si preannuncia interessante, l’esordio della tunisina Bouzid che racconta il suo Paese all’indomani della Rivoluzione dei gelsomini che nel 2011 portò alla caduta di Ben Alì. Purtroppo quel risveglio che il film tenta di raccontare sembra essere stato effimero dopo gli attentati al Museo del Bardo e a della spiaggia di Susa. Sicuramente interessante.

MOUCHETTE di Robert Bresson

Prima di chiudere, inoltre, non possiamo fare a meno di segnalare il ritorno in sala di uno dei capolavori di Robert Bresson, uno dei due film che il maestro francese trasse dalle opere di Bernanos. Viaggio indimenticabile nel cuore profondo del Male. Restaurato dalla Cineteca di Bologna. Imperdibile.

Infine ricordiamo che sono previste le uscite anche di 10 Cloverfield Lane di Dan Trachtenber, Fuga dal Pianeta Terra di Callan Brunker, La coppia dei campioni di Giulio Base (con Massimo Boldi e Max Tortora), Zeta di Cosimo Alemà, Infernet di Giuseppe Ferlito, Lo Stato contro Fritz Bauer di Lars Kraume, Leoanrdo da Vinci – un genio a Milano di Luca Lucini e Nico Malaspina, resoconto degli anni milanesi (1482-1500) del genio toscano.

Buona visione!

Salvatore Marfella

28/04/2016

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