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Buon Compleanno a Piero Angela, il fascino della conoscenza

Piero Angela
Piero Angela

Buon Compleanno a Piero Angela, il fascino della conoscenza

Il fascino della conoscenza, la capacità di trasmetterla e quell’entusiasmo sempre vivo, da eterno 45enne. E’ questa, probabilmente, la chiave del successo di Piero Angela. La curiosità e lo sguardo sempre rivolto al futuro lo hanno consacrato, da molti anni, come il faro della cultura, capace di raccontare e divulgare argomenti scientifici con estrema semplicità. Una dote ereditata anche dal figlio Alberto, con cui si avvicenda trattando però argomenti diversi ma con la stessa grande comunicatività. Se Alberto, oggi 56enne, è considerato un sex symbol, il papà Piero non è da meno. Probabilmente se fossero esistiti i social network, quando ha iniziato l’avventura televisiva con “Quark”, anche Piero Angela lo sarebbe diventato, ma Piero Angela, pur essendo molto attento all’evoluzione della tecnologia non ama i social, o meglio, non li usa ma solo perché è troppo impegnato .“Vivo all’ombra di Alberto”, scherza Piero Angela, nel sottolineare quanta strada abbia fatto suo figlio Alberto, una strada costellata di successi guadagnati sul campo. Piero e Alberto Angela, colleghi nel lavoro ma assolutamente dediti alla famiglia, tenuta ben lontana dalla mondanità : “Quando ci vediamo parliamo di lavoro, ma preferiamo parlare di cose più importanti come la famiglia…”. “Una famiglia normale” nel privato, di certo speciale nel mondo della Tv dove ci sono più meteore che vere stelle. La stella i Piero Angela è un punto fermo del firmamento della Tv, che vanta una longevità professionale senza eguali.

Quando nasce il suo interesse per la scienza?

In realtà la curiosità per la scienza inizia da bambino, come per tutti. Poi ci sono quelli che  la sviluppano  e quelli che perdono curiosità…Con il mio lavoro ho avuto l’opportunità di seguire il lancio di Apollo 11, lì potei approfondire la parte tecnologica e scientifica che c’è dietro. In particolare l’esobiologia, ovvero lo studio e la ricerca di forme di vita intelligente nello spazio. Scrissi un libro e 9 documentari su questo argomento.

La Scienza è qualcosa che porta alla conoscenza, che soddisfa le curiosità. La scienza è alla base della nostra vita, indaga sull’origine della vita, sull’evoluzione…Dalla scienza si arriva alla tecnologia e quindi l’economia. Ad esempio, con l’arrivo della ruota, spariscono i contadini e nascono le industri, con l’automazione si perdono posti di lavoro. La preoccupazione di oggi, infatti, è quanto lavoro verrà perso a causa dell’automazione, che al contempo crea ricchezza. Nella visione ottimistica, si spera che le due  cose si compenseranno, si perde manodopera ma si guadagna in nuova ricchezza prodotta. Cambieranno i tipi di lavoro e a questo si dovranno preparare i giovani…

Cambierà il tipo di lavoro, come è già cambiato, ma ci saranno anche altre rivoluzioni?

Ci sarà un cambiamento nei lavori esecutivi e di intermediazione che sono già in parte gestiti dalle macchine. Ci sarà bisogno di gestire il nuovo modello di società che è sempre più complessa. C’è bisogno di preparare i giovani a un futuro così diverso. L’ultima cosa che sto facendo è proprio l’organizzazione di corsi per aiutare i giovani a prepararsi al futuro.

In che modo sta aiutando i giovani a prepararsi?

A parte i programmi tv, Con  dei corsi con il Politecnico di Torino e con l’Università Tor Vergata Roma, per 400 studenti che potranno seguire 20 o 30  lezioni, oltre a quelle curricolari, in cui ci sarò anche io, che saranno trasmesse anche in streaming. Ci saranno imprenditori, grandi esperti, non professori ma persone che raccontano la loro esperienza di vita. Economia, democrazia, intelligenza artificiale, le nuove tecnologie e anche la scienza e il suo metodo: quello che è in grado di creare una mentalità e una cultura scientifica, non solo delle conoscenze.

La sua è diventata una vera e propria missione…

Sì, ma mi diverto anche! Come quando scrivo un libro e ho la pagina bianca davanti, all’inizio è un po’ difficile, poi man mano  che si va avanti ci si diverte. Così come dovrebbe essere l’insegnamento, anche i bambini seguono il programma…se fatto in modo semplice e diretto uno non può non interessarsi. Non tutti certo seguono il programma ma una c’è una percentuale grande che si interessa.

Potremmo dire che la chiave del suo successo è proprio il divertimento e la chiarezza con cui espone argomenti anche piuttosto complessi?

Certo, credo che anche l’insegnamento dovrebbe avere in parte questo spirito.

Come vede il futuro dei suoi nipoti, come vive il rapporto con loro? 

I miei nipoti hanno, il più piccolo 14 anni, il più grande 34…io sono grande d’età…

Ma dentro ha 45 anni…

Sì lo dico sempre… I miei nipoti un po’ l’invidio, anzi molto perché vivranno un’epoca in cui ci saranno delle evoluzioni con un’accelerazione pazzesca. Per un altro verso però non li invidio affatto, perché dovranno adattarsi a un mondo in continua evoluzione… Che è nato nel 2000, vivrà il 2030 e lavorerà fino al 2070…

Infatti non ci saranno i pensionati come li conosciamo ora…

 Io sarei in pensione da 25 anni, dovrei essere ai giardinetti o a guardare i lavori stradali…

Ma per uno spirito così giovane come il suo, è impossibile restare in semplice contemplazione. La differenza proprio con le generazioni attuali, a parte il caso di Alberto, non c’è un ricambio e una longevità professionale come la sua…

E’ vero, se parliamo dello spettacolo, ci sono più meteore che vere stelle. Anche se ci sono delle stelle fisse, ma non fino a 90 anni! Per fortuna la salute mi sostiene. Da un paio di settimane prendo dei farmaci che mi danno un po’ il fiatone, ma vedo che adesso mi giova di più toglierli che prenderli….

Piero-e-Alberto-Angela-a-SuperquarkCom’è il suo rapporto con Alberto?

Abbiamo molti interessi comuni, siamo colleghi, quindi parliamo molto. Ma poi quando ci vediamo abbiamo più interessi familiari, preferiamo parlare lui dei figli e io dei nipoti. Ci sono cose più importanti del lavoro! Alberto fa le cose per conto suo, lui fa programmi sull’archeologia e sui beni culturali, ma sono cose separate, quindi io vivo in ombra…(ride), “Io sono il papà di Alberto…lo dice la gente ormai”

Come è la famiglia Angela?

Ho una moglie e due figli, Alberto e una figlia più grande, anche lei ha avuto due figli. Siamo una famiglia molto unita e normale. Forse non tanto normale…(sorride). Preferiamo mantenere un basso profilo, siamo già molto noti e preferiamo mantenere un po’ di riservatezza. Siamo tutti molto calmi…

Come vive Alberto il fatto di essere considerato un sex symbol?

Bisognerebbe chiederlo a lui, non sono il suo portavoce.

Probabilmente è un effetto dei social network, altrimenti anche lei sarebbe diventato un sex symbol…

Io non ho alcun social network, mi è è difficile rispondere a tutte le richieste di interventi…non ne avrei il tempo.

A proposito de fenomeni paranormali, lei ci crede? Sulle altre forme di vita intelligenti nello spazio, gli UFO?

Assolutamente no! Il comitato che ho fondato 40 anni fa era proprio di critica a questi fenomeni, oggi è tornato ad essere molto attivo: fa convegni, tiene corsi, per contrastare fenomeni come i vari Di Bella etc. Presenterò una nuova edizione del libro“Viaggio nel Mondo del Paranormale”,  al prossimo salone del libro di Torino, in cui affronto le pseudo terapie e la questione dei vaccini.

Gli UFO adesso hanno perso di interesse,  anche grazie ai nostri smascheramenti. Vede, la scienza è fatta di prove, l deve avere una mente aperta a tutte le possibilità, ma non al punto che caschi per terra il cervello.

A proposito di religione, lei è agnostico?

Di religione non voglio mai parlare, perché mi occupo di scienze.

Perché è un qualcosa che appartiene alla sfera personale?

Esatto. Ci sono tanti scienziati anche molto credenti, ma per quello che mi riguarda preferisco lasciare l’argomento nell’ ambito personale. Ognuno ha diritto alla riservatezza. Posso dirle di che squadra tifo, ma non sono tifoso. Essendo torinese, qualche volta guardo la Juventus, ma non seguo il calcio.

E’ affascinante vedere quante cose riesce a fare, come ci riesce?

E’ più difficile tenere un governo…in realtà è una questione di organizzazione. Ho delle validissime collaboratrici. Poi bisogna concentrarsi sulle cose importanti. Perdo molto tempo nel rispondere ai vari inviti…per dire no, con cortesia, anche a cose gratificanti ma che non posso fare.

Piero Angela Premio alla Carriera AGOL

Ha ricevuto numerosissimi premi, qual è quello di cui è più fiero?

Ne ho avuti tantissimi. Quello gestito da un preside di una scuola di Bergamo. In quel caso, c’erano vari libri in concorso, la giuria era composta da studenti e quello mi ha fatto particolarmente piacere, perché è stato letto e commentato dagli studenti Ecco, non fu un premio  consegnato al personaggio, ma un premio sentito.

Dove vuole arrivare Piero Angela “45enne”? C’è qualcosa che avrebbe voluto fare e non ha fatto?

Ormai sono arrivato, la mia strada l’ho fatta. La vita è un po’ come nel film Sliding doors, si creano dei percorsi, delle occasioni fatte di incontri, anche di piccoli incontri. I grandi cambiamenti avvengono all’inizio della professione, poi mano a mano il ventaglio di possibilità si restringe.

Ha avuto anche rapporti con il cinema ma è stata un’unica esperienza…

Sì , ho scritto un film prodotto da Castaldi (produttore anche dei film di Fellini), con Burt Lancaster. E’ stata un’esperienza importante, ma mi sono reso conto che chi scrive la sceneggiatura conta molto meno del regista. Sono abituato nei miei lavori ad essere il Capitano a bordo. Si ha meno potere decisionale…ci sono scelte che appartengolo solo al regista.

Posso riassumerlo così? Piero Angela deve essere sempre libero nel lavoro che fa”!? Con la Rai ha sempre avuto massima libertà di espressione? Limiti di budget?

Certo, i limiti ci sono in ogni attività umana… Se fai le cose bene, tutto (o quasi)  si può fare. Sono fuori dalla logica spartitoria della politica. Ormai da circa 10 anni lavoro gratis per la Rai. Ci sono diversi altri introiti che arrivano da altri prodotti editoriali, DVD, il giornale che coprono gran parte del budget..insomma il mio programma costa pochissimo alla Rai.