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Capolavori della pittura europea in mostra al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine

Don Alessio Geretti è lo straordinario ed appassionato curatore della mostra che si terrà ad Udine dal prossimo 16 ottobre al 27 marzo 2022: un grande uomo, colmo di cultura, un europeista convinto che è riuscito a concentrare nel Museo udinese di Casa Cavazzini ( Via Cavour, 14 ) più di cinquanta capolavori opera dei grandi protagonisti dell’arte europea e non solo degli ultimi due secoli.

Don Alessio è ormai noto alle cronache dell’arte come perfetto organizzatore delle mostre di Illegio ( Tolmezzo – Udine ) e di altre due esposizioni romane: “ Il potere e la grazia “che si tenne nel 2009 e quella dal titolo poderoso de “ Il cammino di Pietro “ del 2013 ma per la mostra che si terrà ad Udine il titolo che le ha assegnato è senz’altro colmo di infinite riflessioni su un tema che da sempre appassiona l’uomo e l’umanità, quello che riguarda la grande domanda di “ Infinito “  e di “ Trascendenza “ che si diparte dall’umano senso di finitezza: “ La forma dell’infinito “.

Alla presenza di S.E. Antonio Zanardi Landi, Ambasciatore del Sovrano ordine di Malta presso la Santa Sede e del Prefetto del Dicastero Vaticano per la Comunicazione Paolo Ruffini, Don Alessio ha esposto il suo pensiero, la sua visione filosofica sui dipinti che andranno a formare la grande rassegna all’interno della quale confluiranno opere dei più grandi pittori europei degli ultimi due secoli, capolavori alcuni dei quali non ancora noti in Italia ed altri, assolutamente rari, pressoché sconosciuti, che il sacerdote friulano è riuscito ad ottenere in prestito “ ….grazie alla acquisita fama di persona assolutamente seria ed affidabile, a tutti i livelli “.

Partendo dal presupposto, come emerso nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Orsini ove ha sede l’Ambasciata di Malta e di Rodi presso la Santa Sede, che “ …un quadro è di per se un mondo “, l’organizzazione guidata da don Geretti ha predisposto il catalogo della mostra udinese con una particolare copertina che sul fronte riporta lo squarcio di un cielo pressoché monocolore che, però, si apre verso l’infinito, come ognuno dei dipinti esposti che “ più nascondono di quanto mostrino “ al fine di risvegliare l’umano istinto di tendere al tutto, anche soltanto attraverso uno squarcio, una speranza per dare forma al quell’infinito che il “ piccolo “ uomo tenta di osservare e di conquistare pur nella consapevolezza della infinita finitezza della umana condizione.

Otto sono le sezioni che compongono la mostra di Casa Cavazzini  e che espongono, tra l’altro, opere di Nicholaj Roerich e di Mikalojus Ciurlionis che, in via del tutto eccezionale, lasciano le loro sedi orientali, e di Kandinskij  ( tre opere, tra le quali la celeberrima “ La Piazza Rossa “, l’opera simbolo estatico dell’artista russo). Confrontate tra loro le sezioni della mostra evidenziano una comune caratteristica: la meditazione, che punta a risolvere il perché la pittura  europea  costituisca una vera e propria storia spirituale di quell’arte che ci consente di salvarci dalla incomunicabilità tendendo verso il senso dell’immensità la quale, a sua volta, diviene un vero e  proprio viaggio dentro noi stessi allo scopo di trovare la via che porta all’Infinito.

Molte le collaborazioni che contribuiscono alla realizzazione della mostra: il Belvedere di Vienna, la collezione Peggy Guggheneim, la Fondazione Salomon, il Museo d’Orsay di Parigi, la Gnam di Roma, la Galleria Tretyakov di Mosca, il Museo Picasso di Barcellona.

Dal punto di vista editoriale molto elegante il catalogo, nato da un progetto del quale è autore lo stesso don Geretti in collaborazione con  Nicole Pravisani e Giulia Toffoletti: 240 pagine dense di illustrazioni e di profonde riflessioni ed annotazioni sugli artisti e sulle opere, accompagnate da prefazioni del Sindaco di Udine Pietro Fontanini, di Massimiliano Fedriga Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e di Lara Iob Presidente del Comitato  di San Floriano di Illegio.