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Cristian De Sica a Verissimo: tornerà la coppia Boldi-Da Sica? Le minestre riscaldate non vanno mai bene

Cristian De Sica
Cristian De Sica
Cristian De Sica

Cristian De Sica, intervistato da Silvia Toffanin, mette definitivamente fine alla possibilità di rivederlo in coppia in Massimo Boldi: “Massimo Boldi se la canta e se la suona. E’ stato lui ad andarsene, non io”. Ormai sembra chiaro che De Sica ha preso la sua strada da solo e sono ormai lontani i tempi n cui le Vacanze di Natale erano allietate dalla coppia Boldi-De Sica, che pure hanno dato tanto alle commedie del cinema. Probabilmente la “maturità” ha portato a Cristian nuovi sbocchi professionali anche perchè si è distaccato dall’etichetta che lo vedeva indissolubilmente in coppia con Boldi e ci ha di certo guadagnato dimostrando che da solo è molto di più che il personaggio comico macchiettistico. Cristian De Sica infatti è impegnato alla conduzione di Striscia la Notizia al fianco di Michelle Hunziker, ed è stato di recente a fianco di Isabella Rossellini nello spettacolo teatrale in ricordo di Ingrid Bergman, solo per citare i suoi lavori più recenti.
Christian De Sica, ospite domani a Verissimo, coglie l’occasione per chiarire, una volta per tutte, i motivi del divorzio artistico da Massimo Boldi.
Ai microfoni di Verissimo, che vedremo sabato su canale 5, racconta: “A un certo punto, dopo trenta film di Natale girati insieme, Massimo mi ha detto che voleva ricominciare a fare delle cose da solo. All’inizio, – prosegue – me la sono vista brutta, perché la nostra coppia funzionava. Poi, fortunatamente, è andate bene sia a me che a lui”.
A Silvia Toffanin che gli chiede se c’è qualche speranza che si ricrei la coppia De Sica – Boldi, l’attore risponde: “Due anni fa Massimo mi ha chiesto di tornare a recitare in coppia ma la minestra riscaldata, non va mai bene. Quando le cose si rompono è difficile rimetterle a posto. Non sarebbe più la stessa cosa” – e chiosa – “Comunque, non mi sono mai divertito tanto come con Massimo. Eravamo come Ginger Roger e Fred Astaire”.
Ph. Michelangelo Arizzi