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Dall’8 marzo RaiPlay celebra con un’enciclopedia di opere le grandi donne della nostra storia

Il logo di RaiPlay sull'immagine delle mimose tratta da www.scienze-naturali.com

Donne che hanno intrapreso lotte globali ed individuali in tutto il mondo, sfidato i sistemi ancora dominati dalla componente maschile, lottato per l’uguaglianza, dimostrato di avere il talento e il coraggio di cambiare lo stato delle cose e reinventare la società: RaiPlay celebra l’universo femminile con una ricca offerta, online dall’8 marzo.
Lo speciale della piattaforma della Rai metterà a disposizione degli spettatori film diretti da donne, fiction che raccontano di donne che hanno fatto la storia e hanno lottato per sfidare sistemi e preconcetti, documentari su quelle che si sono contraddistinte in vari ambiti. In più, viaggi nel tempo e nello spazio concentrati in emozionanti collezioni, per ricordare difficoltà e conquiste; interviste e approfondimenti, dossier sulle donne che, la storia, hanno contribuito a farla.

Nella programmazione speciale di RaiPlay, “L’altra metà del cinema”, una selezione di film diretti unicamente da registe. Fra i titoli: “Genitori quasi perfetti” di Laura Chiossone , “The Rider” di Chloè Zhao, regista Premio Oscar con “Nomadland”, “Sir – Cenerentola a Mumbai” di Rohena Gera, “In mani sicure” di Jeanne Herry, “Emma Peeters” di Nicole Palo, “L’ora più bella” di Lone Scherfig, “Nico 1988” di Susanna Nicchiarelli, “Qualcosa di nuovo” di Cristina Comencini, “Magari” di Ginevra Elkann, “Lasciami per sempre” di Simona Izzo, “Parigi a tutti i costi” di Reem Kherici e moltissimi altri.

E poi fiction di donne che hanno scritto la storia, testimonianze di riscatto e autodeterminazione femminile, nonché lotte per cambiare lo status quo. “Storie di donne” è una selezione di serie tv fra cui: “Altri tempi”, “Anita Garibaldi”, “Assunta Spina”, “Blanca”, “Carla”, “Coco Chanel”, “Felicia Impastato”, “Imma Tataranni”, “Mia Martini”, “L’amica geniale”, “L’Oriana” e tante altre ancora.

“Femminile Plurale” è invece una raccolta di documentari su donne che si sono contraddistinte in diversi settori. Fra questi: “Vitti d’arte, Vitti d’amore”, “Caterina Caselli- una vita, 100 vite”, “La mia amica geniale”, “La passione di Anna Magnani”, “Alida”, “In scena – Franca Valeri”, “Anna Piaggi”, “Womanity”, “Volere votare”, “Le ragazze del ’68” e numerosi altri.

L’offerta “Learning” propone “La condizione femminile”, un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire le conquiste ma anche le persistenti difficoltà dell’essere donna, attraverso contenuti delle Teche come due programmi del passato, “La donna che lavora” di Ugo Zatterin del 1959 e “La questione femminile” del 1976 di Virgilio Sabel, opere fondamentali che mostrano le lotte e le conquiste delle donne italiane nel secolo scorso. Mentre le testimonianze del programma “Le ragazze” dà voce alle donne che per prime hanno votato nel 1946 e ad altre che hanno vissuto la rivoluzione del 1968.

La sezione “Donne che hanno fatto la storia” presenta invece donne fuori dal comune attraverso materiali d’archivio e pillole di “La prima donna che” ed episodi della serie “Indomite” . Una selezione di video sarà dedicata alle “Donne di scienza”. Fra i contenuti: “Doc3 – Le bambine non vanno a scuola”, “Femminismo”, “Movimenti femminili nel Mediterraneo”, “Passato e presente – Maria Montessori maestra di vita” e altri ancora.

Sarà inoltre pubblicato un nuovo contributo delle Teche, “Una donna un paese, docuserie a puntate del 1972, in cui ogni episodio è dedicato a una grande donna del panorama internazionale. Tra le protagoniste delle varie puntate Carla Fracci, Jane Fonda, Indira Gandhi, Margaret Mead, Mary Quant, Wilma Rudolph, Mary Wilson, Betty Friedan, Coretta King, Iolanda Balas, Ichiko Kamichika, Anna Aslan e Han Suyin. A questa serie si aggiungono “Una donna spezzata”di Marco Leto del 1989, “Femminile plurale”, dedicato a grandi protagoniste del Novecento, “La TV delle ragazze”, quattordici puntate del celebre programma di Rai Tre del 1988. Infine, “Scrittrici del ‘900”, una raccolta di interventi televisivi di alcune fra le più grandi scrittrici e poetesse italiane, da Elsa Morante a Natalia Ginzburg, da Dacia Maraini a Camilla Cederna, da Susanna Tamaro a Oriana Fallaci.

All’offerta di RaiPlay si aggiunge quella di RaiPlay Sound, con la pubblicazione in anteprima del podcast “Italiane”. Sono le prime 20 di 250 storie di donne che, dal Risorgimento ad oggi, hanno aperto la strada, un dizionario biografico tratto dai libri editi dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato da Rai Per il Sociale in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della PCM.

Inoltre, altri podcast con donne protagoniste: “Pointe Ninì – Storie di montagna al femminile”, “Inviate in prima linea”, “Le donne che fecero la Costituzione”.

Con documentari e approfondimenti monografici, la sezione “Da non perdere” propone un percorso in cui la vita di donne comuni si alterna a ritratti e monografie di intellettuali e artiste, da Simone de Beauvoir a Pina Bausch, da Hannah Arendt a Lisetta Carmi. La sezione degli Audiolibri presenta poi una selezione di libri di scrittrici italiane e straniere di ogni epoca, da Grazia Deledda a Toni Morrison, passando per i classici di Jane Austen e Virginia Woolf.

Queste, alcune selezioni di contributi audio: “8 marzo passati, presenti, futuri”, che approfondisce il senso della giornata internazionale della donna; “Donne nella scienza, la scienza delle donne”, sul ruolo che le donne hanno avuto e hanno in questo ambito; “Niente donne perfette, per favore!”, piccola rassegna di film dedicati a donne straordinarie.

Massimo Nardin è Dottore di ricerca in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, docente universitario presso l'Università LUMSA di Roma e l'Università degli Studi Roma Tre, diplomato in Fotografia allo IED Istituto Europeo di Design di Roma, giornalista pubblicista, critico cinematografico, sceneggiatore e regista. È redattore capo della sezione Cinema della rivista on-line “Il profumo della dolce vita” e membro del comitato di redazione di “Cabiria. Studi di cinema - Ciemme nuova serie”, quadrimestrale del Cinit Cineforum Italiano edito da Il Geko Edizioni (Avegno, GE). È membro della Giuria di “Sorriso diverso”, premio di critica sociale della Mostra del Cinema di Venezia, e del Festival internazionale del film corto “Tulipani di seta nera”. Oltre a numerosi saggi e articoli sul cinema e le nuove tecnologie, ha pubblicato finora tre libri: “Evocare l'inatteso. Lo sguardo trasfigurante nel cinema di Andrej Tarkovskij” (ANCCI, Roma 2002 - Menzione speciale al “Premio Diego Fabbri 2003”), “Il cinema e le Muse. Dalla scrittura al digitale” (Aracne, Roma 2006) e “Il giuda digitale. Il cinema del futuro dalle ceneri del passato” (Carocci, Roma 2008). Ha scritto e diretto diversi cortometraggi ed è autore di due progetti originali per lungometraggio di finzione: “Transilvaniaburg” e “La bambina di Chernobyl”, quest'ultimo scritto assieme a Luca Caprara. “Transilvaniaburg” ha vinto il “Premio internazionale di sceneggiatura Salvatore Quasimodo” (2007) e nel 2010 è stato ammesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al contributo per lo sviluppo di progetti di lungometraggio tratti da sceneggiature originali; nell'autunno 2020, il MiBACT ha ammesso “La bambina di Chernobyl” al contributo per la scrittura di opere cinematografiche di lungometraggio.