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“Desconocido, la resa dei conti” di Dani Della Torre

"Descocido, la resa dei conti" di Dani Della Torre
"Descocido, la resa dei conti" di Dani Della Torre
“Descocido, la resa dei conti” di Dani Della Torre

DESCONOCIDO Resa dei conti, di Dani della Torre. Ispirato a una storia vera avvenuta in Spagna a tema bancario dove un direttore di banca viene preso in ostaggio insieme ai suoi due figli da un truffato dalla vendita di derivati che la banca aveva messo sul mercato garantendo alti tassi di interesse. La storia è simile a tante storie avvenute in tutte le parti del mondo a differenza che il truffato mette in opera una vendetta a base di tritolo sotto i sedili dell’auto se non avrà indietro la somma persa. La sceneggiatura è mozzafiato con un compiacimento particolare nelle scene violente, giocando molto con la tensione e la disperazione dei personaggi che a volte scade nel melodrammatico. In alcune situazioni sembra anche forzare l’azione quasi a voler imitare l’action all’americana che spesso sembra eccessiva. A parte questa tensione fin troppo incessante sembra che la sceneggiatura voglia mettere in risalto i potenti mezzi spagnoli di polizia o inteligece che riusciranno a salvare tutti meno il cattivo truffato. E sicuramente lodevole mettere in scena storie vere che possano educare il popolo ai rischi che si corrono fidandosi di consulenti truffaldini ma il finale sembra quasi garantire una forma di continuità e connivenza del sistema che finisce a assolvere se stessa. Buona la difficile recitazione di Carlos ( Luis Tosar) , ma nel complesso l’eccesso di adrenalina alla fine finisce per ottenere un effetto contrario. Snervante è il rapporto che Carlos, il protagonista intrattiene con i figli affinché obbediscano ai suoi ordini, quasi un segno dei tempi dove i figli sembrano lontani anni luce dai padri. Questo film sembra molto un tentativo quello di unire un film di azione con un film a sfondo sociale riuscendo solo a metà.
MK