Dolceroma, quasi una nuova “ Grande Bellezza “ con uno spettacolare Barbareschi
Luca Barbareschi, eclettico, sornione, istrionico e Fabio Resinaro, il regista, formano una esplosiva miscela di novità, di altre e non ancor dette scoperte su una città che è già stata raccontata, con un linguaggio completamente diverso, da Paolo Sorrentino: toni diversi, ma sostanza praticamente la stessa perché arroganza, malavita, amori interessati, tradimenti la fanno da padroni in questo film dove la parola “ merda “ è costantemente all’ordine del giorno.
Non viene però usata a sproposito perché gli ambienti descritti in questo film che definire rocambolesco appare riduttivo, puzzano effettivamente di malaffare, di mafia, di intrighi che l’abilità di attore e di produttore di un infernale Barbareschi riesce ad esaltare ed a rendere addirittura interessante perché di genere sostanzialmente nuovo: contiene di tutto, dai duelli da samurai ai rapimenti, da tanti episodi thriller messi insieme a scene di devastazione perfettamente costruite al computer in grado veramente di sorprendere.
Elementi di contorno, ma essenziali per la tessitura della perfetta trama di questa affascinante pellicola, sono un regista imbroglione almeno quanto Oscar ( Luca Vecchi, bravo e colmo di ironica cattiveria nei panni di Attilio Fabris ) che sarà il direttore del film ispirato al romanzo scritto dal sorprendente Andrea Serrano, oltre ad un pedante commissario di polizia interpretato dal convincente Francesco Montanari ed un ridicolo camorrista ( Libero De Rienzo ) che sembra cattivo, ma è un vero fregnone.
Come sempre, chi più sporca la fa diventa priore e, pensate un po’, chi riesce ad uscire vincitore da questa molto complicata vicenda? Il malfattore, l’imbroglione, l’arrogante Oscar Martello che, grazie ad una inattesa furbizia dello scrittore spiantato riesce ancora una volta a farla franca alla giustizia, alla camorra, ai suoi avversari del settore cinematografico.
Un Barbareschi che può identificarsi in due maniere: una semplice e l’altra complicata, mai tra loro contrastanti ed assolutamente parallele, anche se convergenti per dar vita ad un grande attore quale effettivamente è l’attore ed il produttore di questa bellissima pellicola che sarà in sala a partire dal prossimo 4 aprile
Una sola osservazione: speriamo che in sala l’audio sia di qualità migliore di quanto ci è toccato sopportare in sede di proiezione in anteprima al teatro Eliseo.