Home Tv Dritto e Rovescio: il confronto tra la Mussolini e Modou Gueye sullo...

Dritto e Rovescio: il confronto tra la Mussolini e Modou Gueye sullo scuolabus sequestrato

A “DRITTO E ROVESCIO” SULLA VICENDA DELLO SCUOLABUS, IL CONFRONTO TRA ALESSANDRA MUSSOLINI E IL MEDIATORE SENEGALESE MODOU GUEYE

Durante “Dritto e Rovescio”, il programma di approfondimento e inchiesta condotto da Paolo Del Debbio, in onda ieri sera su Retequattro, ha visto un acceso confronto tra Alessandra Mussolini e il mediatore culturale senegalese Modou Gueye, in merito alla vicenda dello scuolabus dirottato dall’autista senegalese Ousseynou Sy. Alessandra Mussolini esordisce dichiarando: “…Con quella faccia, puoi dargi la citadinanza?”, nel video in coperina, un estrato del dibattito.

Modou Gueye ha spiegato che l’intera comunità senegalese condanna il gesto e che, per questo motivo, non vorrebbero che si facessero generalizzazioni: “Darei due calci inculo a quello lì, lo meterei in galera a vita…”, tutta la comunità senegalese condanna il gesto di Ousseynou Sy, auista del bus che ha dirottato. Le strumentalizzazioni sono facili tratandosi di un exracomunitario, ma il punto vero della questione dovrebbe essere un altro: perchè un uomo condannato per violenza sessuale nei confroni di una 17enne e per guida in stato di ebrazza lavora come autista di un autobus di bambini?

Il sequestro è certamente legato alla questione dei migrani per stessa ammissione di Ousseynou Sy, “Voglio farla finita, vanno fermate le morti dei migranti nel Mediterraneo”, quindi non si può ignorare la provenienza si Sy, ma un atto terroristico che coinvolge i bambini, 51 per la precisione, andrebbe condannao a prescindere. Ci si dovrebbe chiedere, inoltre, se il sequestro e il tenaivo di incendiare il bus fosse non solo premeditato ma anche organizzato con altri. Difficile che un uomo da solo abbia pensato di architettare un piano così devastante senza una rete di sostegno alle spalle. Tute ipotesi che le indagini affroeranno. La fortuna e il coraggio del bambino che ha alletato i genitori e quindi i Carabinieri, hanno scongiurato la strage.