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Eccezionale veramente, Max e la dea sbendata

Il Profumo della dolce vita ha intervistato per voi il comico, attore, cabarettista e imitatore, Massimiliano Cimino.

“Eccezionale veramente” è il Talent di La7, a cui hai partecipato. Che cosa ricordi di quell’esperienza?

Ho portato il mio tributo a Edoardo De Filippo con la commedia “Natale in casa Cupiello”. Tra i giudici c’era il grande regista italiano Gabriele Salvadores che alla fine della mia performance mi ha contattato.

Stai girando l ‘Italia con il tuo spettacolo “Max e la dea sbendata”, di cosa parla?

La protagonista è una Dea che invece di volerlo essere vuole fare la soubrette. Uno spettacolo ricco di intrecci di destini e situazioni parodistiche. Frizzante ma non volgare.

Sappiamo che hai lavorato in una sala bingo per 13 anni:

Era comicità allo stato puro. Un teatro a cielo aperto. In tutti questi anni ho raccolto tanti piccoli episodi che hanno ispirato la nascita di uno tra i miei personaggi migliori: la signora Nanninella, la protagonista dello spettacolo “Avete mai fatto caso che?”

Chi è la signora Nanninella?

E’ una popolana che frequenta il bingo, una donna goliardica, spontanea e particolare. Per darvi un’idea vi racconterò un aneddoto. Nella sala bingo esiste la sala fumatori in cui Nanniella veniva da me e mi chiedeva:” we’ cor’ e mamma’, ma nella sala non fumatori si può fumare?” E io prontamente rispondevo “no signora”. Ricordo quando mi disse:” We ‘massimino, cor è mamma’toja, dimmi na’ cosa, ma la partita speciale delle nove a che ora comincia?” (ride). Io rispondevo “Signora nanninella alle nove. Ho intenzione di scrivere un libro su tutto quello che ho visto in questi anni al bingo” (sorride).

A quale dei tuoi personaggi sei più legato?

Sono legato a molti personaggi che hanno dato lustro a Napoli come Troisi, de Filippo e Toto’. Nei miei show comici e nei miei monologhi non manca mai un riferimento a loro. 
E quando li faccio rivivere noto che tra me il pubblico si instaura un legame ancora più forte.

Come è iniziato il tuo percorso artistico?
La mia scuola sono stati i villaggi turistici in cui facevo l’animatore. Un’esperienza che ti insegna ogni giorno a migliorare la tecnica e la capacità di sapere improvvisare. Nel 1996 ho preso parte ad un laboratorio di recitazione. E finalmente, mi si sono schiuse le porte del cinema: sono stato scelto come protagonista di un thriller, “Il fattore astrale” nel 2017. Sono comparso nella soap “Un posto al sole”. E poi la pubblicità, ancora tanto cabaret e tanta televisione. Piccole esperienze che mi permettono di portare avanti il mio sogno.

Cosa consigli a chi volesse intraprendere la tua carriera?
Seguite il vostro sogno. Solo così sarete felici. Ricordatevi che non è facile il lavoro di un comico. Ma quando vedi il pubblico ridere, vivi una bella sensazione, quella che ripaga di tutti gli sforzi fatti quotidianamente. 

C’è qualcuno che vorresti ringraziare?
La mia famiglia che mi dona tanta forza, la mia fidanzata Stefania che mi sopporta e supporta in questo bellissimo viaggio. Infine ringrazio voi per l intervista.

di Rosa Spampanato