Home Cinema Recensioni Film El Club di Pablo Larrin, sacerdoti esiliati per espiare le proprie colpe

El Club di Pablo Larrin, sacerdoti esiliati per espiare le proprie colpe

El Club di Pablo Larrarin
El Club di Pablo Larrarin
El Club di Pablo Larrarin

“EL CLUB” di Pablo Larraìn. Recensione

Film difficile dai toni cupi e dai risvolti inquietanti, che tratta la storia di alcuni sacerdoti relegati in una casa in una cittadina sperduta sull’oceano per espiare le loro colpe. Sotto il controllo ferreo di una suora questi quattro ex sacerdoti fanno una vita monacale di preghiera e espiazione, ma l’arrivo di un quinto uomo sconvolgerà la routine noiosa della loro vita. Il soggetto è molto coraggioso e attuale, il regista si domanda con questo film che fine fanno quei sacerdoti che accusati di comportamenti anomali o cosiddetti peccati vengono rimossi relegati e a volte carcerati.

“El Club”che ha vinto al festival di Berlino merita attenzione non essendo certamente un film di cassetta ma se si vuole di denuncia. L’omosessualità e la pedofilia di alcuni preti verrà messa in evidenza quando un uomo al di fuori della casa rivelerà gli abusi subiti da bambino da uno dei preti che ne trarrà le conseguenze. In seguito a questo suicidio arriverà un prete che tanto somiglia all’ inquisitore Bernardo Gui del “Nome della rosa” che vorrà rimettere tutto in ordine vietando attività che a noi sembrano innocue come addestrare cani per partecipare alla corsa dei cani. Il finale è quanto mai violento e straziante ma da il senso al film, dove prevale la compassione per la vittima, al punto di integrarlo nella casa stessa. Questo film fa finalmente luce su un mondo sconosciuto che viene nascosto dalle autorità perché getterebbe ulteriore discredito verso un clero già cosi compromesso dai vizi del nostro tempo.