Il grande regista bergamasco, autore di film bellissimi e amatissimi, se n’è andato. Aveva accanto la moglie e i figli. I funerali, come desiderava in linea con una vita piena di affetti e amicizie ma riservata, si svolgeranno in forma strettamente privata. Con il suo ultimo film, “Torneranno i prati” (2015), Ermanno Olmi ha raccontato la guerra nell’aspetto più umano, le paure e i sentimenti dei soldati in trincea. Divisi tra la paura e il senso del dovere, la speranza che un giorno quei campi di battaglia potessero tornare ad essere i prati verdi dove la vita potesse tornare a scorrere serena… , quei prati sono tornati, ma è tornata anche la guerra su altri prati, o deserti. “Torneranno i Prati” è stato realizzato per celebrare i 100 anni dalla prima guerra mondiale, ed è stato proiettato in contemporanea in oltre 100 Paesi. Ermanno Olmi, ha saputo interpretare e documentare i sentimenti, capacità rara che appartiene solo a un grande Maestro dalla sensibilità spiccata. Un documento che dovrebbe fa riflettere sulla guerra che devasta popolazioni e nazioni intere, ma che segna per sempre anche chi la guerra la deve combattere, in trincea, in prima linea.