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Giacinto Festival, a Noto due giorni dedicati alla cultura omosessuale

-(R)valentinasommariva_fvecchioniSTAMPATra le tante proposte che animeranno l’estate dello splendido comune siciliano di Noto, spicca la prima edizione di GIACINTO – NATURE LGTB, un Festival dedicato alla cultura omosessuale, diretto dall’attore Luigi Tabita.
Due giornate  – Sabato 1 e domenica 2 agosto – che verranno animate da tanti ospiti, tra i quali FABIO CANINO e ALESSANDRO FULLIN, la Consigliera del Governo per le Pari Opportunità On. GIOVANNA MARTELLI, ALESSANDRO QUASIMODO.
La madrina dell’evento sarà FRANCESCA VECCHIONI.

Tabita, da tempo impegnato nella lotta per le pari opportunità e nella difesa dei diritti civili, è molto orgoglioso di questo progetto: due giorni di lavori durante i quali, attraverso l’utilizzo di linguaggi differenti (mostre, incontri, performance, proiezioni), si racconteranno le realtà e le tematiche che più interessano la comunità LGBT.
Il festival si terrà nel prestigioso cortile del Convitto Ragusa, palazzo storico nel cuore della città, anche se la manifestazione contagerà tutto il centro storico di Noto con varie iniziative.
Il Festival “Giacinto” si affiancherà ogni anno in gemellaggio a una delle città che organizzano il Pride Nazionale, la marcia di orgoglio omosessuale. La prima gemellata sarà Cagliari, città culturalmente vicina poiché appartenente a un’altra grande isola, che sarà presente in più momenti del Festival con spot e iniziative curate dall’Associazione ARC di Cagliari, anima del Pride sardo.

Per questa prima edizione del festival, si è scelto di affidare il ruolo di madrina a Francesca Vecchioni (figlia di Roberto), in quanto modello di donna lesbica che ha deciso di condurre la sua personale battaglia di civiltà sulla naturalezza delle proprie emozioni, costruendo con la sua compagna e due gemelline la propria famiglia. Spiega Tabita: «L’attenzione ai diritti e doveri del cittadino da un lato e la rivendicazione delle libertà dell’individuo dall’altro, che animano fortemente l’odierno dibattito politico e sociale, fanno emergere l’urgenza di una riflessione sullo status della comunità LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender). Una comunità in continua rivoluzione per l’affermazione dei propri diritti, eppure già proiettata in un futuro che la possa riconoscere parte integrante delle strutture sociali, etiche e legali”.

Ecco nel dettaglio il programma del Festival Giacinto:

Sabato 1 agosto

L’inaugurazione avverrà presso il Palazzo di Città con l’allestimento di una personale della fotografa africana Zanele Muholi, attivista della comunità LGBT. Il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo, dal MOMA di New York alla Biennale di Venezia: una storia visuale delle lesbiche nere in Sud Africa dopo l’apartheid, per rivendicare una realtà negata dalla storia ufficiale, per denunciare le morti in seguito ai crimini d’odio e la pratica dello stupro correttivo come “cura” all’omosessualità. Si ripropone poi il dibattito sulle coppie di fatto e le famiglie non tradizionali, seguendo la formula, già positivamente collaudata, di “Coppia: sostantivo plurale”, un tavolo di discussione attorno al quale siederanno personalità del mondo delle Istituzioni, della Cultura e dell’attivismo LGBT: l’On. Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri per le Pari Opportunità; Fabio Canino, attore, scrittore e conduttore televisivo; Francesca Vecchioni, scrittrice e Presidente dell’associazione “Diversity”; Paolo Patanè, Presidente del Coordinamento Palermo Pride; Ioana Ghilvaciu, Pastora della Chiesa Evangelica Battista.

Si è deciso poi di ricordare quanto avvenne a Giarre nell’estate del 1980, quano due ragazzi omosessuali decisero di farsi uccidere insieme per sottrarsi alla vergogna che la loro condizione gli procurava. Alcuni giovani palermitani, scossi dall’accaduto, decisero di unirsi per comporre un gruppo che, qualche anno dopo, sarebbe diventato la più importante associazione a tutela dei diritti LGBT in Italia, l’Arcigay. Ci saranno alcune testimonianze e il recital “Nella notte un dolce sogno – Quasimodo legge Quasimodo”, durante il quale Alessandro Quasimodo interpreterà gli epigrammi d’amore dell’Antologia Palatina tradotti dal padre, Salvatore.

Domenica 2 agosto

La seconda giornata si aprirà con un’onda rainbow delle Associazioni LGBT Stonewall, Arcigay e la giovane associazione universitaria Queer As Unict, che invaderà le strade principali della città con animazioni e flash-mob.
Il visual artist Gandolfo Gabriele David contribuirà con una performance dal titolo “Riconciliazione”: lo strappo con la comunità di appartenenza è spesso una tappa dolorosa che accompagna la crescita e la consapevolezza di una sessualità omo-orientata. “Riconciliazione” compone, con una manciata della terra in cui si è nati, una forma unica, tramite un rito collettivo che segna una modalità simbolica di riappacificazione.
In serata, sempre all’Ex Convitto Ragusa, il comico Alessandro Fullin racconterà la sua produzione letteraria con: “Da piccolo sognavo di essere Jane Austen”.
Il Festival chiuderà con una riflessione del giovane regista ennese Vincenzo Monaco, che proietterà il suo docu-film “Ci chiamano diversi”, un itinerario nella coscienza collettiva e nelle vite private di chi si racconta per capire che l’umanità, in qualsiasi sua declinazione, non è mai uno scarto dalla norma, ma qualcosa che semplicemente accade, in tutta la sua dignità.