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“Gli Ultimi saranno Ultimi” di Massimiliano Bruno. Uno spaccato di amara realtà. Recensione

GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI di Massimiliano Bruno
GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI di Massimiliano Bruno
GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI di Massimiliano Bruno

GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI di Massimiliano Bruno. E’ proprio vero, e questo bellissimo film di Massimiliano Bruno lo dimostra, che se nasci…ultimo ben difficilmente sarai primo come vorrebbero i Vangeli: la vita è faticosa, aspra, piena di imprevisti che soltanto i più ricchi ed i più furbi riescono più facilmente a superare.
Ed in che modo, secondo il regista di “ Gli ultimi saranno ultimi “? Protestando, ed in maniera vivace, come la bravissima Paola Cortellesi ( Luciana nel film ) che, distrutta da una serie incredibili, ma assai probabili difficoltà che arrivano a catena, prende una pistola e…E’ triste dover riconoscere che l’espediente nel caso di specie ha funzionato: la sua vita si sistema, i suoi desideri si avverano, ma  lei continua a vivere?
Tratto da una commedia già portata in scena nel 2005 dalla coppia Bruno – Cortellesi, questo film nasce comico e via via diviene nel suo svolgersi, sempre più drammatico, più amaro e più vero perchè affronta in maniera mirabile tutti i problemi della vita di oggigiorno: dalla spensierata voglia di vivere al dramma della disoccupazione e dei suoi risvolti interiori, dei diritti umani e della dignità di vivere che lo Stato dovrebbe garantire e che invece contribuisce a limitare, della giustizia che non si fa mai viva e che qualche volta conduce al dramma di cercarsela da soli.
Luciana è una donna semplice, che si guadagna quel poco per vivere lavorando in fabbrica, soddisfatta di quel poco che ha ed anche innamorata del marito pressoché nulla facente ( Stefano, interpretato da un bravissimo Alessandro Gassman ) insieme al quale, dopo tanti tentativi, riesce ad attendere un figlio: quale migliore gioia nella vita? Eppure il destino degli ultimi come lei appare segnato ed è proprio nel momento più bello della vita della coppia, piena di amici simpatici e di apparente spensieratezza che inizia la fine: prima il licenziamento perché è incinta, poi i fallimenti degli stupidi affari del marito che finiscono sempre con un fallimento, i tentativi falliti per poter sperare in una riassunzione dopo il parto, poi la mazzata finale: la scoperta di un tradimento di Stefano.

Paola Cortellesi
Paola Cortellesi

La storia di Luciana si incrocia con quella di un altro “ ultimo “, Antonio Zanzotto, un

Alessandro Gassman
Alessandro Gassman

poliziotto che per fare alla lettera il suo dovere viene prima trasferito e poi bistrattato dal suo nuovo capo: nel suo nuovo posto di lavoro, vicino Roma, si svolge il suo ultimo dramma: prima incontra quella che a lui può sembrare la donna della sua vita ( ma con enorme delusione scopre tutt’altro ), poi si trova alle prese proprio con la vicenda di Luciana che impugna una pistola per chiedere ai suoi ex datori di lavoro di essere nuovamente assunta: Antonio, in crisi di identità, vessato ed umiliato, sarà costretto, suo malgrado, a spararle proprio nel momento in cui si rompono le acque del parto di Luciana che, sebbene ferita, riesce a mettere al mondo la sua creatura.
Il regista racconta che questa narrata è la storia dei suoi amici, dei suoi amori, della sua famiglia, una storia che inizialmente fa ridere, poi commuove, fa arrabbiare e, da ultimo, impaurisce per la realtà che evidenzia, la realtà di persone che si muovono come naufraghi in un oceano in tempesta che lascia a disposizione ben poche vie di fuga.
La scelta degli interpreti è veramente indovinata che meglio di così non si poteva: un gruppo di attori così ben assortito da formate un team che ha del clamoroso, ma il personaggio di base della pellicola è certamente Luciana, che Paola Cortellesi interpreta in maniera che Massimiliano Bruno ha definito addirittura “ soprannaturale “, in splendida forma, al massimo della sua espressività, della sua umanità della sua eccezionale simpatia. Da parte sua Alessandro Gassman, che è al suo secondo film con Massimilano Bruno, è perfettamente in grado di interpretare la parte del tenero cialtrone scansafatiche, appassionato di calcio in modo esasperato. Molto bravo, patetico ed accattivante Fabrizio Bentivoglio, perfetto poliziotto dai modi apparentemente buffi ma delicati che interpreta il disagio dell’uomo semplice ed onesto che riceve calci da tutte le parti, anche sotto il delicato aspetto sentimentale prima tradito e poi quasi accettato nel rapporto con la “ parrucchiera “ di paese Manuela, amica della altrettanto brava Ilaria Spada nella parte di Simona, altro personaggio di paese ambiguo ma sincero, sfrontata quanto basta per dare il colpo finale ai problemi di Luciana.
La morale: da alcuni anni a questa parte la vita è in continua involuzione, lo Stato non ci aiuta, la gente è all’esasperazione: che fare? L’unica è tentare di sopravvivere con quel poco che si ha, anche se per Alessandro Gassman la reazione che sarebbe opportuno innescare per reagire a questo stato di cose tarda ad arrivare, ma il vero nodo nel film lo spiega in poche parole lo stesso Massimiliano Bruno: “Luciana si sente sconfitta non per la perita del lavoro, cosa assolutamente drammatica, ma arriva all’esasperazione nel momento in cui si vede abbandonata dagli affetti”. Un cambio di registro per il regista che ci ha abituati alle sue brillanti commedie, sempre con uno sguardo riflessivo sulla società, che rappresenta anche un suo momento personale e particolare modo di sentire quello che accade nel mondo…
Il soggetto e la sceneggiatura sono di Massimiliano Bruno, Paola Cortellesi, Furio Andreotti e Gianni Corsi: insomma un film in famiglia, d’effetto, che colpisce ed amareggia ma che comunque fa riflettere profondamente. “Gli ultimi saranno ultimi” sarà nelle sale cinematografiche dal 12 novembre, film assolutamente consigliato!