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“Irrational Man” di Woody Allen. Il filosofo del cinema Recensione

Irrational Man
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“IRRATIONAL MEN” di Woody Allen. Recensione

Allen ritorna dopo la parentesi illusoria e retrò di “Magic in the Moonlight” a trattare l’argomento della morte dal suo punto di vista filosofico, citando Kant e Kirchegard, ma dalla sua finestra agnostica e ironica che fa di lui il piu grande regista del dubbio che il cinema abbia mai avuto.
Che la morte di un estraneo cattivo che il caso ha posto sulla sua strada potesse catarticamente salvarlo dal suo esistenzialimo sartriano autodistruttivo poteva venire in mente solo a lui. Quando il genio che ha smette di credere in Dio o in Marx e inizia a credere nel dubbio o al caos del caso, tutto è possibile, e Woody ce lo dimostra come al solito, con legerezza, ironia ma senza essere mai banale. Film che si ricollega col filone “Crimini e Misfatti”, “Sogni e Delitti”, ma soprattutto “Mach Point” dove l’uomo gioca con il destino scavalcando anche la morale, che per vendetta ne regola il finale, come se la morale esistesse anche senza un dio regolatore, esistesse per sua natura intrinseca. Volendo si può parlare della storia, di come Phoenix o la Stone recitino bene le loro parti, ma questo è solo il contorno, il genio comico, maestrro della battuta è diventato il filosofo che scava sulla natura umana con un bisturi assai affilato, mostrandoci le sfaccettature dell’uomo oramai nudo e privo dell’ alibi della fede che non ha più nulla da inseganare perché è oramai irrazionalmente folle. Questi sono i film che ci fanno ancora “credere” che il cinema non è solo una industria del divertimento, ma un tacquino dove scrivere della stranezza della condizione umana immersa in un realismo crudo, orfana di miti dopo averne digeriti troppi, un modo assai felice, discreto, direi soft, di fare filosofia senza salire nell’ alto di una cattedra.

IRRATIONAL MAN il nuovo film di Woody Allen al cinema dal 17 dicembre 2015,  racconta la storia di Abe Lucas, professore di Filosofia, emotivamente provato ed incapace di dare un significato alla sua vita. Poco dopo il suo arrivo come nuovo insegnante presso il college di una piccola città, Abe si ritrova coinvolto nella vita di due donne: Rita Richards, professoressa solitaria che spera che lui la salvi dal suo matrimonio infelice, e Jill Pollard, la sua migliore allieva che è anche la sua migliore amica.
Il caso spariglia le carte quando Abe e Jill si trovano ad origliare la conversazione di un estraneo, rimanendone invischiati. Nel momento stesso in cui Abe decide di compiere una scelta delicata, torna nuovamente ad abbracciare la vita. Ma la sua decisione innesca una catena di eventi che influenzeranno la sua stessa vita e quelle di Jill e Rita per sempre.

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