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Ischia Film Festival annuncia i titoli di Scenari Campani

Ischia Film Festival

Ischia Film Festival annuncia i titoli di Scenari Campani

Campania protagonista al XVII Ischia Film Festival (29 giugno – 6 luglio 2019). Che ha annunciato le opere della sezione Scenari Campani, confermando la vitalità artistica e creativa di un territorio da sempre al centro del cinema italiano e internazionale.

La sezione, dedicata a cineasti, produzioni e location della regione, è riproposta per il terzo anno di seguito.

Esattamente come nelle precedenti edizioni, sono in gara senza distinzione documentari, corti e lungometraggi, una “democrazia della visione” che i direttori artistici Michelangelo Messina e Boris Sollazzo hanno fortemente voluto e che sta attirando un numero crescente di opere. E sempre più elevata e ricca di contenuti e suggestioni si dimostra la qualità della selezione.
Pensiamo all’opera del regista napoletano Riccardo Zinna, che fa raccontare la sua straordinaria vita a un attore torinese, Flavio Bucci. Un cortocircuito, come spesso accade in una terra dove niente è scontato. Nemmeno i sogni, come quello di Antonio, che vuole diventare calciatore ed è il giovane protagonista di “Un giorno all’improvviso” di Ciro D’Emilio. O quello di Carmela, che cerca di scappare da una realtà degradata affidando la sua vita a un diario, “Il diario di Carmela” appunto, di Vincenzo Caiazzo. Megalie, invece, studia sodo, ma neanche questo basterà per guadagnarsi “La gita” raccontata da Salvatore Allocca nel suo cortometraggio dal ricchissimo palmarès internazionale.
Che contraddistingue pure quello di Pier Lorenzo Pisano, che con il suo “Così in terra” è stato selezionato nel programma della Cinefondation del Festival di Cannes.
La Campania alla conquista del mondo, insomma, come Joe Esposito, protagonista del finto e gustosissimo mocumentario “Il toro del pallonetto” di Luigi Barletta, così come immaginario è il mondo alla rovescia di “In Her Shoes”, distopia al femminile firmata da Maria Iovine.
Scenari Campani offrirà agli spettatori un viaggio bellissimo, mostrando una terra la cui gente è abituata a partire ed essere accolta, e per questo naturalmente incline a dare il benvenuto a chi viene da lontano. Perché “Ogni nave ha bisogno di un porto”, come titola Aldo Zappalà nel cortometraggio, in anteprima mondiale, che racconta la vita del porto di Napoli. Un piccolo film realizzato assieme agli studenti del Master di Cinema e TV dell’Università Suor Orsola Benincasa.

E, finché ci sono ragazzi che, i porti, li vogliono tenere aperti, nel presente e nella memoria, allora saranno Scenari Campani senza confini.

CONCORSO – Scenari campani

“Cafèsigaret” (Italia, 2019) di Agostino Devastato
“Così in terra” (Italia, 2018) di Pier Lorenzo Pisano
“Il diario di Carmela” (Italia, 2018) Vincenzo Caiazzo
“Dinosauri” (Italia, 2018) di Carlo Guitto
“Flavioh – Tributo a Flavio Bucci” (Italia, 2018) di Riccardo Zinna
“Un giorno all’improvviso” (Italia, 2018) di Ciro D’Emilio
“La gita” (Italia, 2018) di Salvatore Allocca
“In Her Shoes” (Italia, 2019) di Maria Iovine
“Ogni nave ha bisogno di un porto” (Italia, anteprima mondiale) di Aldo Zappalà
“O’ p’ nneon” (Italia, 2018) di Mauro Di Rosa
“Quelle brutte cose” (Italia, 2018) di Loris Giuseppe Nese
“Il toro del Pallonetto – La vera storia di Joe Esposito” (Italia, 2018) di Luigi Barletta

L’Ischia Film Festival è realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, della Regione Campania e con il sostegno di Campari, BPER e Mini

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Massimo Nardin è Dottore di ricerca in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, docente universitario presso l'Università LUMSA di Roma e l'Università degli Studi Roma Tre, diplomato in Fotografia allo IED Istituto Europeo di Design di Roma, giornalista pubblicista, critico cinematografico, sceneggiatore e regista. È redattore capo della sezione Cinema della rivista on-line “Il profumo della dolce vita” e membro del comitato di redazione di “Cabiria. Studi di cinema - Ciemme nuova serie”, quadrimestrale del Cinit Cineforum Italiano edito da Il Geko Edizioni (Avegno, GE). È membro della Giuria di “Sorriso diverso”, premio di critica sociale della Mostra del Cinema di Venezia, e del Festival internazionale del film corto “Tulipani di seta nera”. Oltre a numerosi saggi e articoli sul cinema e le nuove tecnologie, ha pubblicato finora tre libri: “Evocare l'inatteso. Lo sguardo trasfigurante nel cinema di Andrej Tarkovskij” (ANCCI, Roma 2002 - Menzione speciale al “Premio Diego Fabbri 2003”), “Il cinema e le Muse. Dalla scrittura al digitale” (Aracne, Roma 2006) e “Il giuda digitale. Il cinema del futuro dalle ceneri del passato” (Carocci, Roma 2008). Ha scritto e diretto diversi cortometraggi ed è autore di due progetti originali per lungometraggio di finzione: “Transilvaniaburg” e “La bambina di Chernobyl”, quest'ultimo scritto assieme a Luca Caprara. “Transilvaniaburg” ha vinto il “Premio internazionale di sceneggiatura Salvatore Quasimodo” (2007) e nel 2010 è stato ammesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al contributo per lo sviluppo di progetti di lungometraggio tratti da sceneggiature originali; nell'autunno 2020, il MiBACT ha ammesso “La bambina di Chernobyl” al contributo per la scrittura di opere cinematografiche di lungometraggio.