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La Contessa Rossa raddoppia. Niky Marcelli racconta la nascita del suo romanzo

La Contessa Rossa di Niky Marcelli
La Contessa Rossa di Niky Maecelli
La Contessa Rossa di Niky Marecelli

La Contessa Rossa raddoppia: dopo una prima edizione che ha fatto registrare il tutto esaurito in pochissimi mesi e che ha visto alcune copie in vendita su E-Bay ad un prezzo superiore a quello di copertina, Teke Editori sta mandando in stampa la seconda  edizione de “La Contessa Rossa”, l’avvincente romanzo dello scrittore Niky Marcelli. Una grande avventura, venata di thriller e di commedia.

Il libro racconta, in pratica, una “caccia al tesoro” che abbraccia 70 anni e si snoda per mezza Italia. La vicenda ruota intorno al misterioso contenuto di una borsa ritrovata in un crepaccio sulle Dolomiti, accanto alle ossa di una nobile partigiana, chiamata la Contessa Rossa. Borsa che la combattente aveva catturato ad un criminale nazista in fuga, nell’aprile del 1945.
Settant’anni dopo, sua nipote Sara, una venticinquenne nota nel jet set con lo stesso soprannome dell’ava – La Contessa Rossa – ma per motivi diversi, affiancata da una giovane giornalista in cerca di scoop, da una restauratrice dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e da un maitre d’hotel ironico e pieno di sorprese, cercherà di capire cosa contengano dei documenti, rovinatissimi dal tempo e dalle intemperie, ritrovati nella borsa, sulla cui copertina si intuiscono i timbri del Comando delle SS.
A rendere più complicata la loro ricerca, i discendenti di alcuni nazisti che, sapendo benissimo di quale segreto si tratti, cercheranno di impadronirsene.
La Contessa Rossa è un romanzo ricco di colpi di scena e di situazioni al cardiopalma, ma anche pieno di ironia, che prende le mosse da San Candido e – passando per Bolzano, Firenze e Roma – si conclude a Cesenatico, nei sotterranei di una ex colonia ora trasformata in un lussuoso Grand Hotel, ma che negli anni della guerra era diventata sede del comando tedesco e nasconde ancora molti segreti. E’ proprio l’autore, Niky Marcelli a raccontare la nascita del romanzo, frutto della fervida immaginazione dello scrittore ma anche ispirato ad alcuni personaggi reali incontrati nella splendida Cesenatico, luogo caro all’autore e dove si possono incontrare Mogol, Zucchero, Cesare Cremonini, Massimo Giletti, Gabriel Garko, Tim Robbins che ha incontrato Dario Fo per una collaborazione per rappresentare un suo spettacolo teatrale in America…Insomma un po’ come se la “Dolce Vita” si fosse trasferita a Cesenatico.

Niky Marcelli
Niky Marcelli

Da dove nasce il racconto? La Contessa Rossa è un personaggio di fantasia o si ispira a fatti e persone reali?

Tutto nasce da un chiodo…. che, in questo caso, non è l’oggetto metallico con cui si attaccano i quadri alla parete, bensì un giubbotto di pelle di colore rosso. L’ho visto in una vetrina e ho pensato quanto sarebbe stato bene addosso alla mia amica Sara, che è la persona che mi ha, appunto ispirato il personaggio. A quel punto è scattato un giochino intellettuale: oltre al chiodo cosa le metto addosso? Un po’ come le bamboline di carta di una volta (Sara mi perdoni!). Poi l’ho immaginata a bordo di una Morgan rossa, con il chiodo, i mezzi guanti e la cuffia di pelle, sempre rossi, come una lady driver d’antan. Era nata la Contessa Rossa. Il personaggio mi piaceva e ho provato costruirgli attorno un romanzo.

Tra fantasia e realtà…

Non tutto è frutto della fantasia. Il grosso sì, ovviamente. La trama è un mero parto della mia fantasia, Ma dentro al racconto ci sono anche episodi frutto di esperienze personali – ad esempio, l’incontro con l’impresario delle pompe funebri – o mutuati/ispirati da fatti di cronaca e successivamente rielaborati e reinventati… Insomma, la fantasia, come sempre, attinge anche a piene mani anche dalla realtà. E sono ispirate a personaggi reali le due protagoniste, Sara e Care, nonché il maitre Gianni, che compare nella seconda metà del romanzo, quando l’azione si sposta al Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico.
Tra i tanti personaggi che gravitano nella bella Cesenatico, c’è qualcuno che ha stuzzicato particolarmente la sua curiosità, ci sono personaggi misteriosi nella realtà?

Misteriosi magari no, o almeno non mi sono sembrati. Ma a Cesenatico ho trovato tutti i protagonisti principali del romanzo. Sara e Care sono due ragazze di Cesenatico, il maitre Gianni si chiama veramente Gianni e fa veramente il maitre al Grand Hotel Da Vinci. Cesenatico è piena di personaggi stimolanti. Nel libro che sto scrivendo, la seconda avventura di Sara e Care, compare – ad esempio – il Caffè degli Artisti, che è stato fondato, su suggerimento di Andy Wharol, da uno dei più importanti paparazzi della second a metà del ‘900: Arnaldo Magnani. Un personaggio incredibile, che mi onora della sua amicizia, e che ha trascorso la vita dando la caccia ai Vip in giro per tutto il mondo.