Home Lo Sapevate che... La pesca di Leonforte ( EN ) che nasce con la protezione

La pesca di Leonforte ( EN ) che nasce con la protezione

Riteniamo sia l’unica al mondo a nascere e crescere all’interno di un sacchetto che se la protegge dagli attacchi degli insetti è anche vero che la rende di qualità eccezionalmente buona, dolce, certamente genuina: è quella percoca che rappresenta il perfetto binomio tra ambiente e genotipo in grado di garantire la massima certezza di grande qualità al consumatore.

Si tratta della pesca che viene prodotta nel centro della Sicilia, tra i duececento ed i mille metri s.l.m. e che interessa un territorio di circa 100 ettari dei comuni di Assoro, Agira, Enna, Calascibetta, con una produzione che attualmente ( siano al 100% rispetto allo scorso anno ) raggiunge le ottocento tonnellate, delle quali soltanto il cinquanta per cento, dopo una serie di selezioni manuali, si fregia del titolo di IGP: la pesca IGP di Leonforte.

La qualità e la dolcezza, l’equilibrio dei sapori, il profumo di questo frutto, vero e proprio “ figlio di Sicilia “ trovano la loro giustificazione nel fatto che ogni frutto presente sugli alberi è individualmente insacchettato con carta pergamenata durante il periodo di crescita e di maturazione, da maggio a settembre, quando agli inizi del mese vengono tolti i sacchetti, si estraggono le pesche e si selezionano eliminando quelle che presentino i minimi difetti o che non raggiungano il giusto calibro.

La coltivazione, la raccolta e la commercializzazione del prestigioso frutto sono state esposte nel corso di una interessante conferenza stampa tenutasi a Roma presso la sede dell’AICIG dal Presidente del Consorzio di tutela della Pesca di Leonforte Carmelo Salamone che ha indicato come data di inizio della tecnica di insacchettamento quella degli anni ’70 e come anno di costituzione del Consorzio il 2016; il Presidente ha tenuto a sottolineare che la pesca di Leonforte non è oggetto di trattamenti antiparassitari di alcun genere.

Salamone ha evidenziato altresì che fino a qualche decennio fa la pesca non rappresentava una particolare produzione nell’area di Leonforte, anzi i peschi non venivano neppure quasi considerati tanti erano gli agrumi ed il frumento che caratterizzavano la produzione in loco; soltanto non molti anni fa qualcuno si rese conto che le pesche, quasi selvatiche, avrebbero potuto rappresentare un ottimo motivo di incremento della produzione agricola e soltanto successivamente a qualcuno venne l’idea, veramente geniale, di applicare la protezione in sacchetto.

Di seguito al Presidente ha preso la parola il dott. Ludovico Salamone, l’agronomo che con pazienza e competenza segue la crescita del prezioso frutto la coltivazione del quale tende al biologico in quanto l’habitat è assolutamente favorevole a questa tecnica di produzione risultando privo di inquinanti.

Infine, il dott. Domenico Di Stefano, responsabile della commercializzazione del Consorzio, ha rappresentato che la coltivazione della pesca di Leonforte vive attualmente un momento molto favorevole e riesce a coprire, sia pure solo, momentaneamente, in parte, mercati anche stranieri quale ad esempio quello tedesco.

Il limitato ma non indifferente costo della pesca è assolutamente giustificato dalle sue caratteristiche ed il prodotto raggiunge in tempi brevissimi ( massimo due giorni ) i mercati al consumo, in particolare alcune catene di supermercati.

La pesca di Leonforte si presenta in maniera non molto appariscente, matura tardivamente ed è di colore giallo intenso con leggere striature rosse, a polpa gialla soda e dolce; sempre, comunque assolutamente e gradevolmente intensamente profumata; si presta ai più vari utilizzi e da essa è possibile ricavare marmellate di squisito gusto e sapore; si presta altresì a qualunque forma di trattamento conservativo ricavandone ottimi sciroppi.