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La Rai si espande ancora: nasce RaiPlay Sound con Fiorello punta di diamante

Dopo l’entusiasmante esperienza di RaiPlay, la Rai diventa piattaforma di riferimento del mercato digitale anche nel segmento audio e annuncia il lancio della nuova piattaforma RaiPlay Sound.

Qui l’utente potrà trovare in ogni momento della giornata contenuti originali audio, disponibili in streaming e per l’ascolto offline, oltre che il live streaming e l’ascolto on demand di tutte le trasmissioni in onda sui canali radio Rai.

Seguendo l’esempio del fratello maggiore, anche l’interfaccia RaiPlay Sound risulta intuitiva, ricca ed accattivante, con funzioni di ultima generazione che la rendono accessibile in mobilità, a casa o in macchina, per ampliare la digital audience Rai e venire incontro alle esigenze e ai gusti di un pubblico sempre più ampio e assiduo frequentatore del mondo dei podcast.

Accedendo alla nuova app, l’utente potrà infatti scoprire l’offerta di podcast originali prodotti da tanti talent, radiofonici e non, che svilupperanno i propri prodotti con la realizzazione di contenuti da distribuire su RaiPlay Sound. Ci sarà poi la possibilità di ascoltare la diretta dei dodici canali Rai Radio e di navigare nei palinsesti, riascoltando a piacimento i programmi già andati in onda.

L’obiettivo della Rai è diventare leader nel settore del podcasting e dei contenuti audio digitali, offrendo ai diversi cluster di utenti un bouquet podcast vasto e mirato: dagli audio-libri di ogni genere ai programmi di intrattenimento, dai podcast dedicati all’approfondimento di arte, storia, filosofia, scienza, ambiente e sostenibilità a quelli con gli aggiornamenti su attualità, politica e sport… Saranno altresì disponibili podcast per bambini e ragazzi, le audio-descrizioni dei film e delle fiction in onda sui tradizionali canali televisivi Rai. Una linea d’offerta derivante dalle teche Radio Rai e un nuovo modo di accedere al prezioso archivio che ha fatto la storia della radiofonia in Italia.



Rai Radio rappresenterà in tal modo la factory produttiva di tutti i contenuti nuovi, compresi i podcast, oltre che la fonte dei contenuti radio. RaiPlay e Digital, che sta curando insieme a Cto Rai il progetto realizzativo della nuova piattaforma digitale del Servizio Pubblico, ne curerà l’aggiornamento e si occuperà anche del coordinamento editoriale e del raccordo con i vari content provider.

Questo il commento del presidente della Rai, Marcello Foa: «Siamo sicuri di poter ripetere il successo di Rai Play, RaiPlay Sound è figlia di Rai Play e ha tutte le caratteristiche per essere una storia di successo, la radio resta un perno fondamentale di qualunque strategia aziendale. Noi crediamo da sempre nella radio, e la voce ora si sta prendendo una grande rivincita, non per niente il social media più in voga adesso è senza immagini». Foa ha sottolineato come la radio abbia vinto anche ultima sfida, quella del Covid: «Si diceva che l’ascolto radiofonico era legato alla mobilità, e invece, nonostante la diminuzione degli spostamenti in auto, ha continuato ad avere un grande successo, quindi questa iniziava è molto tempestiva».

Con l’ironia e la lungimiranza che lo contraddistinguono, Rosario Fiorello, il protagonista e il simbolo di tale trasversalità mediatica, dice di non vedere l’ora di concludere le sue cinque serate sanremesi per festeggiare degnamente l’arrivo della nuova piattaforma RaiPlay Sound: «Era tutto quello che stavamo aspettando. Finalmente è arrivata. Una piattaforma, sonora, musicale, digitale, di cui tutti sentivamo la mancanza». Dopo aver lanciato RaiPlay, dunque, Fiorello, in video da Sanremo, accoglie oggi l’annuncio dell’arrivo di RaiPlay Sound. «Aspettatemi, eh? Giusto il tempo di finire queste cinque giornate del Festival di Sanremo, che si preannunciano già molto divertenti. W RaiPlay Sound!».

RaiPlay Sound sarà disponibile entro la fine della primavera e sostituirà RaiPlay Radio.  Chi ha già scaricato la app delle radio Rai troverà in automatico l’aggiornamento alla nuova app. La piattaforma offrirà al suo pubblico una user experience avanzata, un motore di ricerca duttile e potente e sarà compatibile con tutti i device mobili e domestici di largo uso.
Con questa nuova rivoluzione, la Rai completa il processo che in tre anni ha trasformato il Servizio pubblico da industria radiotelevisiva a campione nazionale della crossmedialità.

Massimo Nardin è Dottore di ricerca in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, docente universitario presso l'Università LUMSA di Roma e l'Università degli Studi Roma Tre, diplomato in Fotografia allo IED Istituto Europeo di Design di Roma, giornalista pubblicista, critico cinematografico, sceneggiatore e regista. È redattore capo della sezione Cinema della rivista on-line “Il profumo della dolce vita” e membro del comitato di redazione di “Cabiria. Studi di cinema - Ciemme nuova serie”, quadrimestrale del Cinit Cineforum Italiano edito da Il Geko Edizioni (Avegno, GE). È membro della Giuria di “Sorriso diverso”, premio di critica sociale della Mostra del Cinema di Venezia, e del Festival internazionale del film corto “Tulipani di seta nera”. Oltre a numerosi saggi e articoli sul cinema e le nuove tecnologie, ha pubblicato finora tre libri: “Evocare l'inatteso. Lo sguardo trasfigurante nel cinema di Andrej Tarkovskij” (ANCCI, Roma 2002 - Menzione speciale al “Premio Diego Fabbri 2003”), “Il cinema e le Muse. Dalla scrittura al digitale” (Aracne, Roma 2006) e “Il giuda digitale. Il cinema del futuro dalle ceneri del passato” (Carocci, Roma 2008). Ha scritto e diretto diversi cortometraggi ed è autore di due progetti originali per lungometraggio di finzione: “Transilvaniaburg” e “La bambina di Chernobyl”, quest'ultimo scritto assieme a Luca Caprara. “Transilvaniaburg” ha vinto il “Premio internazionale di sceneggiatura Salvatore Quasimodo” (2007) e nel 2010 è stato ammesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al contributo per lo sviluppo di progetti di lungometraggio tratti da sceneggiature originali; nell'autunno 2020, il MiBACT ha ammesso “La bambina di Chernobyl” al contributo per la scrittura di opere cinematografiche di lungometraggio.