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La Sala Poli riapre contro le discriminazioni… Il Super Green Pass non aiuta le sale, ci spiega Donatella Zapelloni

Donatella Zampelloni

La Sala Paolo Poli ha finalmente riaperto al pubblico dopo il blocco legato alla pandemia che ha penalizzato una realtà nata da pochi mesi Inaugurata ad ottoblre 2019, la Sala Poli, come tutto il mondo dello spettatolo, ha avuto un “arresto forzato”. Volendo vedere “il bicchiere mezzo pieno”, si potrebbe dire che lo stop necessario ha messo in luce le già precarie condizioni lavorative del settore, a proposito di contratti e di tutele e, forse, in qualche modo qualcosa sta cambiando, con il sostegno delle Istituzioni. Ed è proprio grazie al sostegno della regione Lazio che la rassegna “Ombrelli” ha preso vita.

La Sala Poli riapre contro le discriminazioni… LaLa Mc Callan è stata la protagonista del primo dei tre appuntamenti della rassegna “Ombrelli”, dedicata a Paolo Poli. Una rassegna curata dalla Direttrice Artistica della Sala Poli, Donatella Zapelloni, che accoglie il pubblico e gli artisti con l’entusiasmo e la determinazione di chi vive per diffondere gioia e cultura. Per questo motivo, probabilmente, le è sembrata naturale la scelta di riaprire al pubblico con degli spettacoli divertenti e di qualità, che facessero passare un messaggio importante senza appesantire il dibattito sui diritti LGBTQ+: “Vogliamo dare il nostro piccolo contributo a mantenere alta l’attenzione sui diritti civili. In un momento in cui anche le restrizioni dovute alla pandemia diventano motivo di discriminazione, ci sembra importante cercare di abbattere le barriere…”

In che modo la pandemia e le relative restrizioni hanno accentuato le discriminazioni e sul Teatro in particolare?

Il nostro è un piccolo Teatro, inaugurato ad ottobre 2019, la pandemia ci ha bloccato tutti…Il Super Green Pass purtroppo è come un lockdown che scoraggia le persone a venire a teatro. Se prima si poteva entrare con il tampone, ora la parte di pubblico, che per motivi diversi non può o non vuole vaccinarsi è esclusa.

Nonostante le difficoltà, avete un cartellone ampio e la rassegna “Ombrelli” si avvale di nomi prestigiosi…

Grazie al contributo della Regione Lazio abbiamo potuto realizzare la rassegna Ombrelli, con spettacoli gratuiti. Da LaLa Mc Callan con Viva la Diva a H.E.R. con “Migrazioni Sonore” fino allo spettacolo di chiusura dei KarmaB con “A Qualcuno piace Karma”, portiamo ad Ostia personaggi di alto livello, artisti che hanno tournè in Italia e in Europa e che sono conosciuti anche al grande pubblico per i passaggi in Tv. Da Italia’s got talent a Propaganda Live, solo per fare degli esempi.

La Sala Paolo Poli è anche una scuola di Teatro, che risposta c’è sul territorio di Ostia?

C’è molto interesse per la recitazione. Tra gli iscritti ci sono giovani talenti che ci piacerebbe lanciare, ma anche persone che si iscrivono solo per il piacere di mettersi in gioco, in fondo la recitazione è anche terapeutica…, ha spiegato il direttore della scuola “Arcadia”, Enzo Liberto.

E forse, è meno dispendiosa della psicoterapia!, aggiungiamo.

A lezione di divismo con “VIVA LA DIVA” – LA LA MCCALLAN, con Daniele Pacini e Stuart Lindsay. E’ questo il filo conduttore dello spettacolo andato in scena il 14 dicembre. Ma a colpire non è solo lo sfarzoso e complesso travestimento, da Diva appunto, con ben cinque cambi di abito. A conquistare il pubblico è la simpatia e l’eleganza della voce di Daniele Pacini che ha un’estensione vocale davvero impressionante. Riesce a cantare in falsetto e passare al tenore nello stesso brano. Uno show musicale, con intrattenimento, allietato negli intervalli tra un cambio  d’abito e l’altro dal “Crooner”, Stuart Lindsey, di origini canadesi, compagno di arte e di vita di Daniele.