Il film ha riscosso grande successo ed è stato applaudito, per ben otto minuti, dal pubblico in sala.
“La pellicola è una storia poetica e fiabesca che si svolge nel Comune immaginario di Disperata, un piccolo paese del sud Italia dimenticato da Dio, dove il malinconico sindaco Filippo Pisanelli si sente terribilmente inadeguato al proprio compito. Solo l’amore per la poesia e la passione per le sue lezioni di letteratura ai detenuti gli fanno intravedere un po’ di luce nella depressione generale. In carcere conosce Pati, un criminale di basso calibro del suo stesso paese, che con il fratello Angiolino sognava di diventare boss del Capo di Leuca.
Questa inconsueta relazione non cambierà solo i tre amici bensì sarà anche foriera di una rinascita civile per la piccola comunità di Disperata.
Nelle parole del regista Edoardo Winspeare: «Pati, Angiolino, Eufemia, Biagetto e Filippo esistono veramente: sono proprio così, o – forse meglio – potrebbero essere così come descritti nella sceneggiatura. Le loro ambizioni, i loro sogni – come diventare i mammasantissima del più povero e depresso paesino di Puglia, aspettare la foca monaca, iniziare alla poesia alcuni detenuti, desiderare di fare il bidello, attendere con ansia una telefonata del Papa, costruire lo zoo di Disperata – hanno il sapore di una visionarietà quotidiana senza la retorica che spesso accompagna tali gesta quando compiute da eroi riconosciuti dal mondo intero.»
“La vita in comune” è prodotto da Gustavo Caputo, Edoardo Winspeare e Alessandro Contessa. Una produzioneSaietta Film con Rai Cinema in associazione con Banca Popolare Pugliese ai sensi delle norme sul tax credit, in associazione con Charles e Diane Adriaenssen e Tea Time Film con il contributo di Apulia Film Commission.