Home Cinema “L’abbiamo fatta grossa” (2016) – recensione di Andrea Giostra.

“L’abbiamo fatta grossa” (2016) – recensione di Andrea Giostra.

Il Film di Carlo Verdone, in fondo, è abbastanza divertente e riesce a distrarre lo spettatore dai suoi problemi quotidiani: e già questo è un eccellente risultato!

labbiamo-fatta-grossa2La storia e la sceneggiatura sono convincenti: un buon film comico dev’essere costruito inevitabilmente sull’equivoco, sull’ambiguità, sui fraintendimenti, sull’ironia, sul sarcasmo, sulla satira, sul ridicolo. Ecco, questi elementi sono ben mescolati nella sceneggiatura e nella narrazione filmica di Verdone, che questa volta sceglie come sua “Spalla” un sempre bravissimo Antonio Albanese.

La storia è divertente e piena di equivoci, minacce serie ai protagonisti che però appaiono ridicole e finzionali, tutto condito con un bel miscuglio di ansie, affanni, preoccupazioni, timori, angosce, inquietudini, apprensioni, trepidazioni, che appartengono agli ultimi Film di Verdone.

Ma in questo Film, Verdone, con la complicità di Albanese, va oltre la sua solita comicità fatta di battute e semplici equivoci del quotidiano vivere. Verdone segue la scia delle aspettative dello spettatore italico stanco della politica e dei politicanti-parassiti nostrani e si “lancia” trattando il tema della corruzione in politica! Quella che quotidianamente, oramai, da due-tre anni tutti i mass media italici, nazionali e regionali, ci sbattono in faccia quotidianamente; anzi, a dire il vero, ci hanno proprio bombardato di queste notizie inizialmente inquietanti, adesso sempre più “normali” tanto che non fanno più “notizia”! Termine “normale” che in questo caso assume un’accezione relativa al significato che: “Sono casi che in Italia succedono spesso e frequentemente!” Ed è lì che la “Morale” di Verdone si manifesta, come un’epifania, nell’ultima scena del Film. Improvvisamente il cattivo de “L’abbiamo fatta grossa” si materializza durante una premiazione di artisti dilettanti, limitati nella loro libertà. Con grande sorpresa di tutto il pubblico – in sala improvvisamente fa da sottofondo un inaspettato ooooooohhhhhhh – e degli stessi Verdone e Albane. Il cattivo del Film è un politico che si distingue per alcune “qualità politiche” oggi ben conosciute agli italiani. E’ un corrotto, un delinquente, un cinico, un parassita, un parolaio, un insensibile, un astuto truffatore, insomma un politico ladro! Sono questi gli aggettivi che spiaccica in viso allo spettatore del suo Film Verdone con l’ultima scena. Ed è a quel punto – nell’ultima scena appunto – che Verdone recupera con intelligente maestria una delle citazioni più famose e conosciute in tutto il Mondo, tratta da un Film comico e d’autore italiano. E’ una citazione che il duo Verdone-Albanese, con professionalità artistica e teatrale, con immediatezza e con gran classe, dedicano subitamente e spontaneamente sul palcoscenico della premiazione, al politico italico contemporaneo rappresentato dal Film per “meriti” acquisiti sul campo: la fragorosa pernacchia di infinita e prolungata sonorità di Totò!

pernacchia-di-totoP.S. – La “Pernacchia” citata e rappresentata dal Film da Verdone e Albanese, è recuperata dal magnifico ed insuperabile Artista, Comico e brillante Attore Totò, che tutto il Mondo del Cinema ci ha sempre invidiato, ed è tratta dal Film “I due Marescialli”  del 1961, diretto da Sergio Corbucci, con due attori protagonisti fuoriclasse quali Totò e Vittorio De Sica!

Per i lettori che volessero ascoltare l’originale, ecco uno stralcio del film che abbiamo appena citato, in cui Totò destina la sua “Pernacchia” ad un ufficiale tedesco a conclusione del suo discorso politico-militare. Un po’ come fanno Verdone e Albanese alla fine del discorso del politico-corrotto del Film “L’abbiamo fatta grossa”. Ecco l’originale “Pernacchia” di Totò:

N.B.: la Recensione di Andrea Giostra del Film “L’abbiamo fatta grossa” (2016) di Carlo Verdone, che avete appena letto, è la versione integrale di quella pubblicata da ”La Repubblica” Palermo, PAG. IX, di Domenica 15 febbraio 2016.