Gabriela Herma è una fotografa polacca che, utilizzando la tecnica della stampa su lastra di alluminio seguito da un interessante ed elaborato processo di trasformazione è in grado di ricavare dalle sue già di per se originalissime foto opere assolutamente uniche nel suo genere anche attraverso l’applicazione superficiale di strati di resina di base per la successiva adesione sulla superficie di materiali i più vari quali, ad esempio, vetri o addirittura cristalli di Swarovski.
Ne scaturiscono veri e propri quadri d’autore alcuni dei quali, otto, sono in esposizione dal 5 settembre scorso nella sala principale di Palazzo Naiadi, sede dell’ex hotel Boscolo ( ora La Dedica Antology Hotel ) nel quadro di una mostra intitolata “ Polo Game “ e vi resteranno fino al prossimo otto ottobre.
L’ambiente che circonda gli scatti di Gabriela è il vero soggetto delle sue foto e ad esso sono ispirate; il parallelo confronto dell’ambiente con l’artista provoca in essa profonde emozioni, sentimenti in grado di far nascere desideri di maggior profondità nell’esplorazione di ciò che la foto vorrebbe dire ma che soltanto l’interpretazione di chi le osserva riesce a vedere pur non apparentemente evidenziandosi
Simbolo e logo di Gabriela è una libellula di nome “ Guilia “, del 2015, forse l’opera maggiormente rappresentativa del suo pensiero perché, quale sinonimo di continua evoluzione è l’argomento che più di tutti dimostra l’avvenuta autorealizzazione di questa ragazza polacca che si è formata all’Accademia Tecnico Umanistica di Bielsko Biala.
L’organizzazione della mostra è a cura di Dame Art Gallery e le opere esposte nella sala del Dedica Antology Hotels rappresentano in maggior parte ambientazioni di carattere ippico, giusto in concomitanza con l’evento romano del Global Champion Tour.
